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Ciro Immobile, attaccante della Lazio, ha parlato così ai microfoni di Dazn dopo il derby giocato contro la Roma.

COSA LASCIA LA SCONFITTA – «Anche nel primo tempo abbiamo avuto occasioni. Il derby è una gara tesa e tirata, tutto quello che ti capita devi trasformarlo in gol. Siamo amareggiati, ci aspettavamo un’altra partita da parte nostra. I tifosi meritavano qualcosa di diverso per come è andata la stagione, poteva essere un trampolino di lancio per finire l’anno. Anche sotto il punto di vista personale anche l’infortunio di oggi… Le cose negative arrivano tutte insieme, dobbiamo stringere i denti».

MANCA QUALCOSA – «Manca nelle potenziali occasioni, purtroppo non riusciamo a esprimere al meglio la fase offensiva. Siamo poco pericolosi, ma non solo oggi. Anche con la Juve a Torino. Avendo cambiato in corsa e avendo subito quello che c’è stato attorno all’addio di Sarri qualcosa ci ha scombussolato e dal punto di vista emotivo non abbiamo ribaltato la situazione».

STAGIONE COMPLICATA – «E’ un discorso ampio. Non siamo stati abbastanza bravi a tenere il passo quando le cose andavano bene, con stessa mentalità e cattiveria nelle prestazioni che in un arco della stagione ti danno il punto in più anche se non lo meriti, ti crea un’atmosfera non ostile e giochi in maniera più serena. Se ti porti strascichi di sconfitte pesanti è ovvio che queste cose messe insieme le paghi».

FUTURO E DA COSA RIPARTIRE – «Penso sempre in positivo. Una stagione così abbatte anche tipi come me, tra infortuni, gol sbagliati e partite deludenti. Essendo uno autocritico è stata devastante dal punto di vista negativo. Dobbiamo però essere lucidi, mettere a fuoco come sto e cosa posso ancora dare, cosa ho fatto e cosa si può rifare. Queste voci che sento nei miei confronti ci stanno, vengono fuori tutti nei momenti negativi. Anche in passato sono venuti fuori e poi sono scomparsi nel nulla appena le cose sono rigirate nel verso giusto. Serve equilibrio, avere la massima fiducia anche se non è facile in questo momento. Ho due anni di contratto. Nemmeno per il mister è facile entrare in corsa. C’è un mese e mezzo per finire bene e ripartire meglio al prossimo anno».

ULTIMO DERBY – «Finchè mi sento in grado di dare qualcosa per la Lazio, vista la mia storia qui che non si cancella è ovvio che non è facile come era in passato. Probabilmente tornerà facile se le cose andranno meglio».

NERVOSISMO A FINE GARA – «Ho visto un po’ di caos, cose da derby diciamo. C’è modo e modo di esultare, c’è chi lo fa con stile e con meno stile».

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