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Ai microfoni di RadioSei è intervenuto in una lunga intervista il Direttore Sportivo della Lazio Angelo Fabiani che ha parlato della situazione in casa biancoceleste. Dalle strategie sul calciomercato passato e futuro fino ai casi più spinosi il dirigente ha chiarito alcuni aspetti che rilanciano il progetto della sua Lazio.

Progetto giovani

Noi abbiamo già iniziato in estate, nel mese di luglio, a prendere degli elementi giovani e di prospettiva che stanno facendo anche abbastanza bene. Questo progetto non si ferma, ma bisogna sempre stare in movimento sul mercato. Saranno fatte delle operazioni funzionali al progetto di miglioramento, senza però butta al macero quelli della vecchia guardia che possono ancora dare qualcosa alla Lazio. Non è una rivoluzione totale, ci sono ancora tanti senatori che possono dire e fare molto. Poi è chiaro che quando si cambia, ognuno ha un proprio metodo di lavoro e ci possono essere dei mal di pancia. Ma esistono tante cure. La Lazio deve tornare a essere al centro del progetto. Noi siamo retribuiti per lavorare per la Lazio e per il popolo laziale. Forse è l’ultimo atto che farò nella mia carriera, il ciclo finisce anche per i direttori. Io sono un professionista stipendiato e questo è il mio lavoro, ma ci tengo da morire alla maglia della Lazio.

Rinnovo Zaccagni

Zaccagni c’è stata una stretta di mano, abbiamo lavorato fino a tarda notte con il presidente Lotito. A stretto giro ci sarà l’ufficialità. Devo dire una cosa a favore di questo ragazzo: ci teneva tantissimo a rimanere alla Lazio. Noi vogliamo gente così mentalizzata che vogliono dare tutto per questa società.

Errori del passato

Lo scorso anno ne ho lette e sentite tante. Non è stato fatto tutto all’ultimo momento: la squadra è partita con 10/11 della rosa precedente oltre Milinkovic. Il vice Immobile è stato il primo ad arrivare, e poi gli altri elementi. Ci sono delle dinamiche che portano ad allungare i termini, dalla controparte all’entourage. Io non ho mai visto fare operazioni al 100% nell’immediatezza. Le lungaggini sono dovute al gioco delle parti.

Rapporto tra Tudor e Guendouzi

Si sta montando un caso che non ha ragione di esistere. Il francese stava alla Lazio da prima del tecnico: volete che la società non abbia parlato con Tudor e si siano chiariti certi aspetti? La verità è che Guendouzi ha avuto un affaticamento al polpaccio, sta facendo delle terapie e sta lavorando a parte. È parte integrante di questo progetto, poi è Tudor che decide se mandarlo o meno in campo.

Arrivo di Tudor

Quando durante l’anno si fa lo scouting, perché il mercato non dorme mai, si seguono anche degli allenatori. Tudor a nostro parere ha fatto uno straordinario lavoro a Verona e a Marsiglia e ci ha dato più che l’impressione di essere un elemento in grado di iniziare un progetto valido per la società. Sapevamo che aveva un modo diverso di interpretare il calcio, ma abbiamo anche capito di avere elementi in organico che potevano fare al suo caso. Oggi stiamo rivedendo il nostro scouting perché ci sono richieste diverse rispetto al modulo di Sarri.

Addio di Felipe Anderson

Felipe Anderson si è comportato da uomo e con una dignità e professionalità incredibile. Noi abbiamo fatto di tutto per trattenerlo, ma quando ci si trova di fronte a scelte di famiglia e di territorio non c’è niente da fare. Lui è andato al Palmeiras e ci ha rimesso dei soldi rispetto a quanto gli aveva offerto la Lazio. Gli abbiamo proposto 5 anni e uno stipendio importante, il secondo o il terzo più alto in rosa. Lui ha messo al centro del progetto la famiglia, gli è nato da poco un figlio. Chapeau ad Anderson, è una persona straordinaria. Non ha mai sollevato problemi né alla Lazio né in altre società. È il figlio che tutti vorrebbero.

Stagione deludente

Non ci sono giustificazioni. Noi potevamo fare molto molto meglio, ci siamo rovinati a inizio stagione dove abbiamo perso dei punti con squadre ‘abbordabili’. Abbiamo preso quel gap di 6/7 punti che in Serie A si fa fatica a recuperare. Noi ce la metteremo tutta per chiudere al meglio la stagione e salire la china. Credo che un po’ tutte le componenti che ruotano intorno alla Lazio debbano sforzarsi di non dire stupidaggini. Noi siamo a disposizione della Lazio: c’è un’area che risponde h24 a tutte le domande e questioni. Mi auguro che veramente tutti si attengano a quelle che sono le verità dei fatti.

Futuro di Luis Alberto e Kamada

Luis Alberto ha fatto un’uscita estemporanea ma tipica del ragazzo. Nulla di particolare. Kamada con Tudor sta trovando uno spazio importante. Se c'è qualche segnale sulla sua conferma? I segnali li trovano gli indiani, ha un certo tipo di contratto che ha richiesto lui per fare un anno a Roma e riservarsi la possibilità di rimanere o meno. Lui può esercitare l’opzione della clausola, la Lazio può farci ben poco. Nell’ultimo periodo Kamada sta dimostrando di essere un ottimo giocatore. La clausola scade il 30 di maggio e la può esercitare solo lui. A noi non ha manifestato nessuna decisione ancora: nella vita tutti sono utili e nessuno è indispensabile.

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