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Torna a parlare dai microfoni di Lazio Style Channel il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri.

LA GARA CON IL TORINO

È stato un momento di feroce giramento, qualche volta non mi fa estremamente piacere parlare. Bisogna essere molto razionali, avere idea di cosa c’è successo e cosa stiamo affrontando. Bisogna stare fuori alle sensazioni esterne e stare dentro al lavoro. Bisogna essere realisti e capire il momento, l’aspetto positivo è il carattere perché abbiamo recuperato una partita su una palla morta in una situazione difficile. È un inizio di campionato di grande difficoltà: Vecino non ha mai giocato, Rovella ha fatto solo una partita in condizioni fisiche buone, dietro abbiamo avuto problemi con Lazzari, Pellegrini, Marusic, con Gigot che non si è mai allenato, con Patric fuori, Romagnoli e Guendouzi squalificati e Rovella con una problematica che non è nuova, si era già presentata quando ero qui io. Vecino non l'ho praticamente mai visto, Isaksen ha avuto una malattia, Zaccagni ora è infortunato. Abbiamo chiesto comunque ai ragazzi di non farsi alibi e non l'hanno fatto, abbiamo fatto delle ultime partite accettabili e abbiamo lottato. Bisogna fare un plauso a Basic che è stato tanto fuori e nel momento del bisogno ha fatto due gare di buon livello. 

PRESTAZIONI

La nostra prestazione migliore è stata contro la Roma, perdere ci ha lasciato un grande rammarico. Qualche merito a questi ragazzi bisogna concederlo, mi sento in dovere di difenderli, hanno lottato senza scuse e giocando per fare risultato.

CLASSIFICA

Forse poteva essere migliore. Dobbiamo continuare a fare prestazione e probabilmente la riassestiamo. Dobbiamo avere pazienza, sapevamo tutti delle difficoltà di inizio anno. Siamo in un contesto in cui il livello medio delle squadre è salito. Il Torino è una squadra come noi ora.

DIFFERENZE CON LA PASSATA ESPERIENZA

Rispetto al mio terzo anno qui la situazione è completamente diversa. Prima c’era un momento unico per fare un salto di qualità forte. Le cessione di Milinkovic-Savic e la Champions ce lo permetteva, la mia delusione era dettata dal fatto che non stavamo facendo quel passo in avanti. Quest'anno invece ho accettato la difficoltà, non posso essere deluso, sapevo che sarebbe stato difficile. C’erano delle premesse diverse al mio terzo anno, per quello che non sono stato contento.

FASE D'ATTACCO

Stiamo cambiando rispetto alle caratteristiche dei giocatoir, io sono più adatto a una squadra di palleggio ma questaè una squadra di accelerazioni che deve andare in ripartenza e negli spazi. Poi bisogna vedere se troviamo equilibrio, sennò è inutile fare due gol a partita se poi ne prendi due/tre. La situazione dei giocatori a dispozione ci costringerà a cambiare modulo, o recuperiamo qualcuno oppure dobbiamo cercare altre soluzioni.

GLI INFORTUNATI

Lazzari è rientrato con noi nel finale della scorsa settimana e dovrebbe tornare, Marusic ha oggi dei controlli. Per Pellegrini vedremo, ha un trauma distorsivo-contusivo. Per Rovella ci vorrà più tempo, Vecino è un’enigma e Dele-Bashiru è sicuramente out. Isaksen viene da una malattia subdola, è clinicamente recuperato ma deve crescere fisicamente. Vediamo le condizioni di Zaccagni, ci porterà a due giorni dalla partita senza sapere con che modulo giocheremo.

CANCELLIERI

Sta crescendo di suo, l’ho trovato diverso rispetto a due anni fa. È molto più maturo, convinto dei propri mezzi. Dà il suo meglio nell’accelerazione e nell’aggressione degli spazi, se lo costringiamo a palleggiare gli togliamo alcune qualità. Può migliorare molto negli impatti diretti quando entra in area, speriamo che la sua evoluzione sia positiva perché ha delle potenzialità. Ora è concentrato sul lavoro, non dà segnali di presunzione e questo credo sia fondamentale.

GIOCATORI IMPULSIVI

Purtroppo noi abbiamo tanti giocatori istintivi, e questo ci fa fare fatica a diventare squadra. Io per istinto ho visto vincere poche partite in cinquant’anni.

NOSLIN

È un giocatore difficile per un allenatore, è complicato collocarlo in un contesto. Ha la gamba da esterno ma non lo è propriamente; potrebbe essere un trequarti ma non ha la qualità; può essere un centravanti ma non lo è fino in fondo. È un giocatore che in certe situazioni può darci una mano, ha comunque numeri e qualità.

CHE CAMBIA DA 4-3-3 A 4-2-3-1?

L’interpretazione difensiva contro il Torino non mi è piaciuta, sembravamo una squadra con quattro attaccanti, in un 4-2-4. Ci serve più equilibrio nel modulo. L’ambiente? Io sono un animale da strada, non so che scrivono o che commenti fanno, e non ho nemmeno i social. Sono uno che vive le sensazioni della strada, i tifosi che incontro per strada stanno capendo le nostre difficoltà.

300 PARTITE IN SERIE A

Sono troppe. Quest estatistiche non mi interessano, pensiamo alla prossima a via.

RABIOT O DE SIERVO?

Ha ragione Rabiot, gli possono rispondere quanto vogliono. Tirare in ballo l’aspetto economico è stato brutto, è stata una brutta risposta. Lui è un ragazzo stupendo, è quello che va dentro a combattere.

TEMPO EFFETTIVO NEL CALCIO

In Italia c’è un modo di giocare molto fisico, certi tipi di contatto non sono fischiati a volte. Nel derby c’è stato un giocatore degli avversari che ha fatto cinque falli in dieci minuti. Erano falli normali, ma tutti contro il gioco del calcio. Io arbitro, al terzo lo ammonisco. Quest’anno stiamo giocando con un tempo minore rispetto agli anni scorsi, bisogna cambiare qualcosa forse.

NAZIONALE

Con tutti i problemi che sto affrontando in questo momento, della Nazionale non me ne può fregare di meno. La domanda che mi faccio io è cosa facciamo per far arrivare pronti i giovani?Non mi piace la soluzione delle squadre B, va contro il nostro campanilismo calcistico. Uno di Foggia vuole giocare contro il Bari, non contro l’Atalanta U23. È la morte del calcio di Serie C.

ALTI E BASSI? COME RICERCARE LA CONTINUITA'?

Ora prima di tutto ritroviamo i giocatori che abbiamo fuori e vediamo a che punto siamo. Poi cerchiamo di innescare una strada. Il fatto che fosse un anno difficile l’avevo detto, ci vuole una pazienza inaspettatamente di aver trovato, dobbiamo trovarla tutti.

 

 

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