Lazio, Isaksen: "Nazionale? E' bello fare la differenza e non solo essere convocato e sul dribbling vi dico..."

Intervenuto ai microfoni dell'emittente danese TV2 l'attaccante della Lazio Gustav Isaksen si è raccontato dal punto di vista tecnico.
STILE DI GIOCO
Adoro il duello uno contro uno. Penso che sia la cosa più bella, affrontare in questo modo l'avversario mi costringe sempre a uscire dalla mia zona di comfort, perché non sempre riesco a superarlo. È un gioco psicologico contro il difensore, perché se continui a passare la palla indietro, lui si avvicina sempre di più. I miei compagni in Nazionale mi hanno sempre detto: 'Tu vai avanti e noi pensiamo al resto'. È una grande fortuna poter giocare con giocatori che ti dicono cose del genere. Questo rende davvero felice e mi fa sentire al sicuro.
LA NAZIONALE
Dal mio esordio con la Danimarca il tempo è passato in maniera molto veloce, ma mi sto godendo ogni secondo e penso che sia fantastico poter dare un contributo. È bello poter fare la differenza, non solo essere convocato e basta.
IL DRIBBLING
È stato il mio mental coach, Henrik Hjersbæk, a incoraggiarmi a farlo in partita, e mi sono trovato bene. Ci vuole comunque tanto coraggio per farlo, soprattutto dopo che hai perso palla magari due o tre volte. È in quelle situazioni che devi essere forte e farlo di nuovo, potenzialmente si può creare un'occasione importante. Io mi ritengo un giocatore bravo, in Nazionale ce ne sono altri migliori di meno. Spero con il tempo di poter diventare ancora più forte.