Lazio, Bellinazzo lancia l'allarme: "Bilancio? Il club è nella fascia medio bassa e ci sono due strade..."

Dalle frequenze di RadioSei arrivano le parole del giornalista de “Il Solo 24 Ore” Marco Bellinazzo che ha analizzato il progetto di bilancio al 30 giugno 2025 pubblicato dalla Lazio nelle scorse ore.
IL NUOVO BILANCIO
Quello che cambia per la Lazio è la partecipazione o meno ad una grande torneo europeo. Guardando al passato, centrare una competizione ha permesso di incrementare tutte le voci di bilancio. Lotito ha sempre puntato sull’equilibrio e sul non fare mai il passo più lungo della gamba. La Lazio è nella fascia medio-bassa, con la sua forza economica, con il bacino di utenza; ha un fatturato che è sotto i 150 milioni. Ci sono solo due strade: tornare in Europa, o fare plusvalenza.
RISCHI PER IL FUTURO
La preoccupazione ci può stare per il rendimento sportivo o i rinforzi che possono non arrivare dal mercato a meno che non ci siamo immissioni di capitale, ma la Lazio non è uno di quei club che viaggia verso la crisi di strutturale perché ha avuto più utili che perdute. Per i tifosi magari non è evidente, ma la Lazio ha lavorato molto sui conti.
POSSIBILI SOLUZIONI PER AUMENTARE IL FATTURATO
Senza un impianto nuovo, può far poco e non può far miracoli il club. Può crescere ancora ma non molto, perché la crescita passa dalla vittoria; è un cane che si morde la coda, visto che poi le vittorie passano da una rosa competitiva. Il Napoli ha lo stesso modello di business, la gestione viene fatta in equilibrio e in autosufficienza ma poi c’è la ricerca verso alcuni giocatori che ti possono dare tanto e che poi rivendi bene, facendo plusvalenze. La competenza in questo senso può fare la differenza. I fatturati non fanno gol ma scrivono gli albi d’oro. Ci sono tanti step economici all’interno del calcio che purtroppo è difficilissimo raggiungere.
SPONSOR
Lo sponsor per una squadra senza coppe non sposta parecchio, il main sponsor potrebbe darti un’entrata che può oscillare sui 5 milioni. Se un club ha un fatturato come la Lazio, vale tra il 2 e il 3%: è importante, non sposta gli equilibri ma da una mano. Ora gli sponsor vanno a guardare anche i big, i talenti.
LO SCENARIO
La preoccupazione c’è; abbiamo una crescita importante di tante realtà all’interno del calcio italiano; ci sono tante società straniere che hanno tanta disponibilità economica. Queste possono prendere un posto in Europa, dove fino a poco fa la Lazio era ‘abbonata’. Purtroppo la Lazio è in un circolo vizioso: le mancate partecipazioni in Europa ti portano a ridurre i costi e magari non avere una squadra competitiva. L’unica strada possibile è l’investimento sullo stadio, che però porta frutti a medio-lungo termine, e il settore giovanile che invece porta risultati prima.