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Arrivano dai microfoni di Lazio Style Radio le parole del Direttore Sportivo della Lazio Angelo Fabiani che ha risposto alle parole di Luis Alberto che ha chiarito le ragioni del suo addio la scorsa estate.

L'accusa di Luis Alberto…

Ditemi uno che è uscito bene dalla Lazio. Fanno così: guardate ora proprio Cataldi… era lì fin da piccolo. È un peccato perché poi vedi altre squadre che si comportano diversamente: almeno ti fanno fare un saluto o una conferenza stampa. Radu, ma anche con Lulic e Milinkovic-Savic, a nessuno di loro è stato concesso. Tutti escono male perché non parlano in faccia, è un peccato. La Lazio è una società speciale, però non per le persone che ci sono dentro, ma per quello che c’è fuori, che è una roba pazzesca. Ho tanti amici tifosi, quando parli con loro è tutto. C’è gente che lo mette davanti alla famiglia. Noi eravamo felici dentro perché c’erano Inzaghi e Tare. Con Igli ho litigato mille volte, ma sapevamo che eravamo due persone giuste e trovavamo la ragione. Dopo quel periodo è finito tutto. Quella è stata la differenza, anche quando è andato via Sarri, era finito il ciclo. Avevo appena rinnovato, per me l’idea era restare a vita. Non mi andava però di rimanere in un posto in cui non vedevo niente di pulito. Non sono mai stato zitto. Era il momento di andarmene e stare più tranquillo calcisticamente.

LA REPLICA DI FABIANI A LUIS ALBERTO 

C'è poco da commentare, finiremo per essere uguali a persone che affermano delle idiozie, come dico sempre io: “in taluni di questi soggetti vige la sindrome rancorosa del beneficiato o del bonificato”. Mi dispiace che oggi non mi prolungo ma, dopo questa brutta notizia, la chiudo qui. La cosa che mi fa arrabbiare tremendamente è che alcuni soggetti possano prendere in giro tifosi, io a queste cose non ci sto. Rinnovo le più sentite condoglianze a questi tre personaggi che ho avuto il piacere e l'onoro di conoscere.

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