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Alla viglia della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro la Juventus il tecnico della Lazio Igor Tudor ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. 

Cosa chiede alla squadra ed ai tifosi?

Gara importante perchè ci si gioca una finale contro una squadra forte ed un risultato non facile. Va provato con tutte le forze di passare e dobbiamo fare una partita perfetta. E' un nostro obiettivo.

Quanto manca alla Lazio di Tudor? 

Per ribaltare bisogna fare tutte le cose per bene. Le percentuali di quanto manca è difficile capire. Abbiamo fatto tante belle partite da quando sono arrivato ed io non mi accontento mai. Sono contento del percorso che abbiamo fatto e vedo grande partecipazione dei giocatori. Diciamo che siamo sulla strada giusta.

La gara di campionato basterà per passare il turno?

Abbiamo fatto due gare contro di loro, ma ogni partita è a se perchè cambia tutto. Ci sono tanti particolari che la possono indirizzare. E' una gara difficile, ma è il bello del calcio e dobbiamo andare con tutte le nostre carte. Spero che sarà una partita lunga ed ho visto i ragazzi motivati e loro ci credono. 

Immobile o Castellanos? Guendouzi?

Matteo ha fatto due allenamenti e sarà convocato così come Ciro. Con il Taty ho parlato, abbiamo fatto una bella chiacchierata per capirci meglio. E’ uno che ci tiene tanto, a volte anche troppo. Ha doti molto interessanti che non ha espresso al massimo e si rende conto di questo e gli pesa. Io cerco di tirare fuori il massimo da tutti i giocatori. Per me con la Salernitana ha fatto una gran bella gara. Poi a lui pesa sempre se non segna, invece deve stare concentrato sui gol da fare. Io non gli dico di pensare al gol ma di pensare a come arrivarci, che è una medicina che può aiutare anche gli altri giocatori».

Ruolo di Felipe Anderson?

Ha giocato sempre nel suo ruolo. Sia sulla fascia che adesso che è più centrale.

Luis Alberto?

Ha giocato tanto, anzi quasi sempre.

Lazzari?

E' in dubbio perchè questo problema gli da fastidio.

Parole di Lotito? Cosa servirà per l'impresa?

Bello sentirsi dire certe parole dal presidente. Poi quando si parla di impronta di un allenatore si deve valutare attentamente tutto. Il lavoro di un allenatore è molto complicato, è basato su tante cose, non solo il carattere. Ci sono dettagli tattici, c’è lo stile di gioco, la mentalità. Le analisi devono essere profonde. Nella mia carriera ho visto tante esagerazioni da una parte e dall’altra, invece io penso che bisogna valutare più attentamente quando si descrive un allenatore perchè è così. Questa è una mia espressione. Poi servirà tutto, serve qualità di gioco, la linea giusta di passaggio, fluidità, possesso e attacco nello spazio, aggressività sull’uomo e compattezza, andare alti e difendere bassi senza difende niente per 90 minuti. Ho detto 7/8 cose su cui un allenatore lavora tutti i giorni, non è che si lavora sul carattere e si vince solo per quello, altrimenti si scelgono 20 giocatori solo di carattere e non si vince niente. Alla fine si vince con la qualità dei giocatori. Se tu non hai Felipe che ti dà quella palla là, se non c’è Daichi, se non c’è quella roba che fa Matis puoi lavorare 8 ore al giorno ma decidono sempre i giocatori. Spero che gli altri decidano un po’ meno domani ecco.

Solidità difensiva ritrovata dopo Genoa

E’ una bella domanda. E’ una cosa che abbiamo analizzato, poi tu ti metti a lavorare su una cosa e la ottieni, magari perdendo un’altra cosa. Magari noi andiamo forte, poi nello sviluppo di lavoro aggiungi il resto. C’è input di andare tanto forte, magari perdi qualcosa nell’andare indietro. Se ottieni una cosa poi aggiungi anche gli altri pezzi. E’ difficile ottenere tutto. Per questo dico sempre che si deve lavorare. Più lavori su un aspetto e sei più bravo e poi dopo lo sei meno su altro. Bisogna crescere su quella cosa là, quando siamo bassi, non subire e stare sul pezzo. La Juve è ad un livello ottimo, quando sono bassi è difficile fargli gol. Loro sono bravi in quello.

Difficoltà in attacco

E’ un po’ di tipologia del giocatore. Si lavora sul coraggio di andare con tanti giocatori in area, poi si lavora su certe situazioni tipo l’essere posizionati sui cross. Io contro la Salernitana ho visto 4 gol e potevamo farne altri, già lì ho visto cose interessanti. Poi a Genova non è facile creare. Si lavora tutti i giorni sui dettagli, che alla fine non sono dettagli.

Isaksen può essere un incursore della Lazio di Tudor?

Le caratteristiche sono importante quando si fanno le rose. Lo stile di gioco poi è importante perchè i numeri possono salire di un 20% se giochi in maniera offensiva. Isaksen mi piace, perchè è un bravo ragazzo e l'ho fatto giocare. Ora qualcuno sta facendo meglio, ma deve crescere dal punto di vista delle situazioni. La Serie A è un campionato fisico, lui è molto attento a quello che dico in allenamento, ma io dico che decidono sempre i giocatori perchè è difficile che un allenatore fa giocare un giocatore più scarso di un altro.

Le due gare precedenti che vantaggio danno?

E’ una domanda giusta ma non do la risposta. Lo abbiamo commentato tra di noi. Ci sono state cose dove loro sono stati bravi e noi no. Non la posso commentare così, è una cosa da spogliatoio

Mentalmente come si prepara?

I giocatori la preparano per la maggior parte da soli. L’allenatore ti dà motivazione, poi se non capisci da solo non c’è niente. Ai giocatori piacciono questo tipo di gare. Per me diventa più facile prepararla così. Si prepara su tutto come sempre, si mette più attenzione sul non sbagliare niente.

Kamada

Di lui abbiamo parlato tanto. Poi ho sempre detto che ha un certo stile di gioco e per qualcuno è meglio, per altri no. A me è successo tante volte che il tecnico precedente giocava così, poi con me giocava meno. Non c’è da meravigliarsi, succede in tutte le squadre. E’ un ragazzo completo, ha tutte le doti, è su un buon livello ed è importante.

 

 

 

 

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