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Alla vigilia della sfida di Champions League tra Lazio e Bayern Moanco ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei bavaresi Tuchel che ha presentato la sfida ai biancocelesti.

Assetto difensivo

Mi adeguerò alla struttura della squadra. Tante squadre modificano il loro modo di giocare anche in corso d'opera. Sarà sempre più importante con quanta grinta giochiamo. Noi sicuramente sabato scorso avevamo un atteggiamento piuttosto aggressivo che non ci ha portato ad attaccare. Abbiamo fatto delle riflessioni e sappiamo cosa faremo domani. Abbiamo fatto l'allenamento finale e tattico e domani avremo l'ultima riunione.

Parole di Muller?

Non l'ho sentito. Mi hanno fatto sapere qualche passaggio dell'intervista. Lui ha pienamente ragione, è un momento che percepiamo, c'è voluto tanto tempo per raggiungere la qualità e l'energia giusta. Contro il Leverkusen non siamo riusciti a trasportare la giusta atmosfera. L'idea è che giochiamo con una zavorra sulle spalle, ma questo non ci succede in allenamento. La cosa importante è che il cambiamento venga stimolato da giocatori come Muller. L'importante è che la squadre affronti questi argomenti nel modo corretto, domani ci sveglieremo in una città bellissima come Roma, e anche quando il Bayern perde deve sempre splendere il sole.

Giocherà Muller?

Non ve lo dirò. Lo so quanto sono preparate le squadre allenate da Sarri, sicuramente abbiamo grandi possibilità.

Punti forti e punti deboli della Lazio

La Lazio è una suadra disciplinata e omogenea. Riesce a avere un grande pressing e un'ottima difesa. Sarri ha passaggi sempre molto stretti e coordinati, difficili da battere. Sarà una partita emotiva dove la Lazio avrà la carica dei suoi tifosi. Tutti cercano di battersi per il proprio ruolo in difesa, anche con Dier. Adesso che sono rientrati anche gli altri difensori, ci sono diversi giocatori per i posti in difesa.

Si aspetta una reazione domani?

Dopo diverse sconfitte abbiamo sempre fatto vedere la nostra reazione e un atteggiamento critico verso noi stessi, anche nelle analisi delle partite. Da tanto tempo giochiamo ad alti livelli. Sono convinto di avere le carte in mano per mostrare una reazione. Sabato non ci è bastata l'aggressività e la difesa. Sarà più difficile domani, ma sarà comunque un buon momento per affrontare un nuovo avversario in un'altra competizione. Domani sarà 50-50.

De Ligt sarà della partita?

Ha avuto qualche problema a livello dorsale, è stato trattato prima della partita contro il Leverkusen e poi ho deciso di non farlo giocare perché non sarebbe riuscito a finire la gara. Io ero sicuro di giocare con la difesa a tre e mi serviva un cambio. Non volevo rischiarlo, per lui nulla è cambiato. È un combattente per natura. Abbiamo bisogno di lui e lo inseriremo, è una competizione importante.

Qual è la situazione di Zaragoza?

"Zaragoza è arrivato da noi e si è subito ammalato. Ieri ha fatto il suo primo allenamento, è difficile da dire quando sarà inserito. Fa parte dei convocati vedremo cosa succederà.

Lo Stadio Olimpico pieno è un problema? Potete sottovalutarla?

Non credo, nessuno sottovaluterà la partita. Anche e soprattutto dopo Leverkusen. Non possiamo piangerci addosso senza reagire, siamo dispiaciuti ma dobbiamo riprenderci. Mi attendo una Lazio fortissima, ho visto come hanno giocato nel derby contro la Roma. Sarà una stiauzione importante a livello emotivo, ma noi dobbiamo continuare a fare il nsotro gioco. Nessuno può dire se la partita sarà più facile o difficile, bisogna essere pronti a rifarci dopo sabato.

Sente la pressione di vincere?

No assolutamente. La pressione è un privilegio, non l'ho mai percepita in modo diverso. Non è un peso. È importante e necessario rimanere tranquilli e  forti. Maggiore è la pressione e maggiore è la serenità.

Come sta Mathys Tel? 

Può giocare, è un fattore importante. Ha perso il suo momento, non aveva più la sua foga per attaccare la porta. Forse aveva poca fiducia in lui stesso, ma in precedenza è stato determinante. Questo è come la vedo io. Lui sta andando molto bene, è andato spesso a rete. Per lui è un processo normale, bisogna ricordare anche che è giovanissimo, è un regolare saliscendi. Deve imparare a conoscere gli alti e bassi per riuscire a dare il meglio sempre.

La conferenza stampa di Sarri

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