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A margine della presentazione del libro “Diluvio e Delirio” incentrato sulla vittoria del secondo Scudetto della Lazio è intervenuto davanti i microfoni dei cronisti presenti anche il capitano della Lazio Mattia Zaccagni.

IL RACCONTO DEL SECONDO SCUDETTO

Il libro me lo sono preso subito perché ci tengo a leggerlo e a immergermi nella storia, in certi racconti che sono anche molto simpatici e sicuramente questi aneddoti ce li dobbiamo portare dentro il nostro spogliatoio.

VINCERE IL TRICOLORE

Sarebbe qualcosa di magico, ai sogni ci si deve sempre credere e soprattutto porsi degli obiettivi e come diceva Eriksson, bisogna crederci sempre. Adesso è un calcio un po’ diverso, vanno messe delle basi solide per costruire una squadra per competere allo scudetto e io sono convinto che le basi si stanno mettendo e penso che la Lazio può iniziare a pensare di vincere qualcosa.

CREDERE NELLA CHAMPIONS LEAGUE

È ancor tutto aperto, la lotta Europa e quella salvezza possono essere aperte a qualsiasi risultato e forse mai come negli ultimi anni, così tanto. Stiamo sul pezzo, mancano due partite e giocheremo al massimo. 

SI PUO' VINCERE A MILANO SENZA ZACCAGNI?

Eh si, bisogna crederci sempre. 

GIOCATORE CHE APPREZZAVI DELLA LAZIO DEL 2000?

Ce ne sono tanti, era una squadra di grandi giocatori e personalità. Dirne uno mi sembra di sminuire gli altri, io quella squadra me la porto tutta. 

NEDVED O CONCEICAO?

Ho sempre avuto un debole per Nedved. 

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