header logo

Alla vigilia della sfida tra Lazio ed Empoli è intervenuto in conferenza il tecnico dei toscani Davide Nicola che ha presentato la sfida contro i biancocelesti.

VIDEO

Sul rush finale del campionato

Siamo al rush finale, è una partita che dura 270 minuti. Credo che come diceva Einstein ci sono due modi per vedere la vita e la partita: il primo è pensare che nessuna cosa è un miracolo, la seconda è che ogni cosa è un miracolo. Noi apparteniamo alla seconda, io voglio questo e lo voglio ogni giorno. Lo dobbiamo tradurre, affrontiamo una squadra qualitativa e forte.

Sull’importante gara contro la Lazio

I ragazzi si stanno sacrificando molto, ma io gli ho chiesto di fare ancora di più. Dobbiamo sommare tutti i singoli eventi, la squadra ne può beneficiare e trovare ulteriori risorse. Dal punto di vista pratico contro la Lazio vogliamo creare il nostro gioco, loro ci obbligheranno a battagliare su ogni singolo pallone, secondo me dovremmo essere liberi dal punto di vista mentale per produrre il nostro tipo di gioco. In questo momento ci dobbiamo credere, lo abbiamo già dimostrato e dobbiamo suddividere la partita. Ogni quarto d’ora accadrà qualcosa e dobbiamo rimanere concentrati e attenti.

Mercoledì mattina c’è stata la festa finale della scuola del tifo, l’abbiamo vista molto colpita dal grande numero dei giovani tifosi azzurri, cosa ne pensa di questa iniziativa? 

Sfido chiunque a non rimanere colpiti da così tanti bambini che riempiono una struttura intera. Al solo guardarli ti mettono addosso un grande entusiasmo. Questa è una responsabilità, perché ti guardano con grande disincanto. Il progetto in sé mi ha colpito molto, è un grande valore per cui vale la pena lottare, penso sia veramente da pelle d’oca. Personalmente mi sento molto responsabilizzato.

Come sta la squadra? 

Nulla è scindibile, ce lo siamo detti più di una volta. Ho uno staff di assoluto livello che si occupa della parte atletica, è un connubio immediato e naturale ma tutto parte della testa.

Come sta Zurkowski? Sulla possibilità di Cambiaghi e Cancellieri insieme?

Si, lo abbiamo già fatto. Non ho mai fatto mistero che ho una rosa competitiva, che è costruita bene e si sposa bene con le caratteristiche individuali. Zurkowski sta facendo il massimo come tutti gli altri e questo aspetto è un valore inestimabile. Adesso non conta il concetto di partita come durata ma come devi essere determinante. Credo in questi ragazzi perché li vedo ogni giorno.

Come sta Walukiewcz? 

Ha fatto una parte con noi e una di lavoro specifico così come Cerri. In questo momento convoco tutti, perché tutti possono essere determinanti.

Lazio, 29 agosto 1998 la prima Supercoppa Italiana: il ricordo della società
Sarri, una squadra di Serie A sogna il Comandante: l'indiscrezione di Pedullà