Lazio, Zaccagni: "Meritiamo la Champions League, ma può finire in tutti i modi e su Baroni vi dico..."

Dalle pagine del Corriere dello Sport arrivano le parole di Mattia Zaccagni che alla vigilia della sfida contro la Juventus ha fatto un bilancio della stagione della Lazio e delle possibilità di raggiungere ancora la qualificazione in Europa.
Corsa Champions League
La corsa è apertissima e può finire in tutti i modi, Io sarei soddisfatto se chiudessimo in Champions. Scetticismo iniziale? È sempre bello far ricredere le persone e ribaltare i giudizi. In ritiro avevo visto il mister e una squadra che volevano mettersi in gioco. Esistevano tutti i presupposti per un buonissimo campionato.
La stagione
Meritiamo la Champions perché siamo stati sempre sul pezzo, siamo andati avanti anche nei momenti di difficoltà. Penso che la Lazio sia pronta per giocarsi le sue chances. Sarebbe veramente bello tornare a confrontarci con squadra di livello, è il nostro obiettivo.
Rimonta della Roma
Bisogna dire che la Roma ha fatto qualcosa di incredibile. Sono partiti dalle ultime posizioni e hanno recuperato tantissimi punti a tutti, non solo alla Lazio. Noi vogliamo lo stesso arrivare davanti. È questione di mentalità, se inizi a vincere partite che dovresti pareggiare o perdere, vuol dire che stai iniziando un percorso importante. Devi vincere quando non sei al 100 per cento o la squadra non gira. Sono quelli i punti che fanno la differenza.
Baroni
Per lui si fa un po' troppo casino, non c'è molto equilibrio. Penso che il mister abbia fatto un lavoro straordinario con tanti giovani in squadra. Il cammino è stato fantastico. Nella prima parte della stagione giocava una squadra in Europa League e un’altra in campionato. Secondo me il mister merita tanto.
Nuovo ruolo
Volevo il rinnovo, perché qui mi sono sentito subito in una famiglia, mi hanno accolto bene e volevo essere parte di qualcosa che sentivo anche mio. Mi sentivo di essere pronto per una responsabilità superiore, non volevo diventare un numero. La mia prima scelta era la Lazio.
Lazio - Bodo
Credo sia stata fatta una partita perfetta e non si può dire niente. Se c’è qualcosa che abbiamo sbagliato è la partita di andata. Non mi va giù la sconfitta in Norvegia, giocando su un campo particolare. All'Olimpico il gol subito poteva arrivare anche prima, magari non sul 3-0.
Arbitraggi
Ci sono stati molti episodi sfavorevoli e spesso in partite importanti, ma questo non deve essere un alibi altrimenti diventa uno svantaggio. A volte è snervante. Parlo anche di me. Mi è capitato in più di una partita, non solo quest’anno. Subisco una quantità di falli dallo stesso difensore per tutta la partita. Poi, al primo fallo che commetto, vengo ammonito. È qui che esce il nervosismo. A volte mi sento penalizzato. Spesso il fallo che mi viene fatto non è da sanzionare, ma se lo fai cinque o sei volte e l’arbitro non interviene con il cartellino giallo, è normale che il difensore continui a farlo. Serve pazienza, lo devo fare per me e da capitano anche quando succede ai miei compagni. In campo bisogna veramente mantenere un equilibrio mentale di alto livello.