Inter-Lazio 2-2, la conferenza stampa di Baroni: "Arbitro frettoloso, Pedro un modello..."- VIDEO

Il tecnico biancoceleste Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa per parlare della prestazione dei suoi. Queste le sue parole.
Episodi arbitrali
“Posso solo dire che mi spiace, per l’espulsione mia e di Simone. Lo considero un allenatore pazzesco e sta facendo qualcosa di straordinario. Ho solo visto tutta la loro panchina che si era alzata e ho detto che non potevano alzarsi tutti. Un pochino frettoloso l’arbitro, non meritavamo l’espulsione, nessuna parola. Poi, tra l’altro, abbiamo visto la partita assieme”.
Rimpianti
“Nella vita se dai tutto quello che hai difficilmente hai rimpianti, se non quello che ho detto alla squadra, cioè che abbiamo ancora una partita che dobbiamo vincere Sarà complicata per noi, ma anche per gli altri, ma niente toglie al percorso che ha fatto questa squadra. Anche oggi non era facile, l’Inter ha tutto: forza, fisicità, struttura, qualità…Avevo detto che ci serviva una partita di grande spessore tecnico e mentale e infatti siano andato due volte sotto immeritatamente perché abbiamo sbagliato qualche rifinitura abbastanza facili…Complimenti ai ragazzi”.
Pedro
“Non so se tutto dipenda da Pedro, fino a domenica scorsa eravamo il terzo miglior attacco. Pedro era un po’ scivolato fuori, io l’ho preso e l’ho rimesso al centro del progetto: dà tutto in allenamento, in partita, è un modello di professionalità e non si discute come giocatore. Ho semplicemente rimesso Pedro al centro. Oggi abbiamo parlato prima della partita: doveva partire, ma aveva un problemino a un tendine, ci siamo confrontati e ha detto che era meglio entrare a partita in corso. Lui è un modello da tenere all’interno di una squadra, lascia quel seme che serve anche a tutti gli altri”.
Futuro
“Io metto sempre l’elmetto. Quando la palla è in movimento non si cambiano gli obiettivi, non si parla e si lavora forte. Questa è la cosa che sto facendo. La mia concentrazione e la mia attenzione sono rivolte alla squadra. Io non sono un celebratore di me stesso, se porto dei dati non è per difendere il mio lavoro, ma quello della squadra. Non ho mai messo, quando ho portato valori e numeri, il mio lavoro davanti, io difendo il lavoro della squadra. Questo l’ho sempre fatto, da quando ho allenato in altre categorie. Figuriamoci se non lo faccio in una piazza importante come la Lazio. Dobbiamo migliorare la squadra e creare una forte identità”.
Gol subiti
“Tutte le squadre patiscono l’Inter, mettono il pallone con grande precisione e hanno giocatori altissimi e con uno stacco pazzesco. Ho cercato di arginare la loro forza sulle palle inattive”.
Percorso
“Ho salvato il Verona con delle idee. Se vi ricordate l’ultima partita a Verona, abbiamo preso l’Inter a tutto campo. Non torno indietro sul mio modello di calcio. Devo ringraziare il presidente, il direttore e Fabiani per avermi dato questa immensa opportunità. Do e sto dando tutto me stesso insieme al mio staff”.
Conference
“Il campionato è livellato in alto, la media punti degli ultimi quattro anni è 67, ma io non voglio guardare questo. Io devo guardare il percorso della squadra, mi interessa questo. Noi ci crediamo ancora e voglio crederci fino all’ultimo secondo. Poi vediamo cosa succede”.