Empoli - Lazio 0-1, Fabiani: "Hanno avuto l'intento di minare l'ambiente e sul calciomercato..." - VIDEO

Al termine della gara tra Empoli e Lazio è intervenuto in conferenza stampa il Direttore Sportivo biancoceleste Angelo Fabiani che ha risposto alle domande dei cronisti.
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“Vorrei fare una premessa: la mia presenza non è per mettere il bavaglio a chicchessia, ma per rimettere sui giusti binari ciò che in queste settimane sta accadendo nel mondo Lazio. Non è silenzio stampa o bavaglio: a volte la società deve essere presente”.
Cosa sta accadendo intorno al mondo Lazio?
“Qualcosa di anomalo. Quando si va verso la fine del campionato succedono cose strane. Il cosiddetto falconiere a casa della Lazio mi si avvicina, carpisce una conversazione registrandola e riprendendomi per usarla a scopi estorsivi. E questo non va bene. Da buon cittadino, non da dirigente, domani mi recherò dai carabinieri e sporgerò denuncia. Questa gente deve smettere di giocare con il nome della Lazio e i suoi tifosi. In Italia vige il principio che se io vengo a sapere di un reato ho l’obbligo di andare dai carabinieri e denunciare il fatto. Tutto quello che mi ha carpito è un atto ignobile da parte di un soggetto a cui non dovrebbe essere permesso di mettere piede a Formello. Io mi auguro di non incontrarlo, e nella denuncia chiederò di intervenire perché non è comprensibile che un soggetto venuto meno dal punto di vista etico e che non lavora più per la società sia ancora al centro sportivo e registri con malizia conversazioni. Lo dirò al presidente e alle autorità competenti. Ciò che è successo poi a Lotito non sta a me affrontarlo. Lui non ha bisogno di avvocati difensori. So che se prendo dieci telefonate registrate e assemblo situazioni passa un messaggio bruttissimo. Questo messaggio passato voleva minare serenità di giocatori e staff tecnico. Noslin non l’ha scelto Baroni, tutte le scelte dei giocatori le ho fatte io in prima persona e me ne assumo la responsabilità penale, civile e storica. Poi c’è condivisione nel fare mercato con le varie componenti, ma è un altro discorso. Chi vuole addossare responsabilità al mister su Noslin sbaglia: Noslin è un calciatore della Lazio, credo molto in lui e ci toglierà soddisfazioni. Passare da una società all’altra può significare non ritrovarsi: è successo a Isaksen e Milinkovic. Bisogna dare tempo. Ci tenevo a dirlo per far capire come si mistifichino le cose. È responsabilità del direttore sportivo il mercato”.
Ha parlato di qualcuno che vuole minare l’ambiente.
“Hanno avuto l’intento chiaro di minare qualcosa. Ma a noi non scalfisce nessuno: calciatore e allenatore sa come stanno le cose. Ma ci sono tante piccole cose che ruotano intorno. Questi soggetti devono pensare che i consigli del diavolo se li mangia la volpe: sono vent’anni che faccio questo mestiere, mi accorgo di quando operatori o pseudotali iniziano a chiedere giocatori per il prossimo anno. Noi non vogliamo smantellare la squadra, anzi rilanceremo. Ho sentito tante nefandezze e questo mi rammarica. Chi si interessa di Lazio e dovrebbe farne i suoi interessi dice Romagnoli, Pedro e altri via. Queste sono cazzate inventate. Decide Fabiani fino a quanto Fabiani è il direttore sportivo della Lazio. Quando non dovesse esserlo lui ci sarà spazio per questi ignobili soggetti. Pedro è un patrimonio della società, sia da calciatore che qualora volesse smettere. Avrà sempre un posto di grande rilevanza nella Lazio come Romagnoli, Rovella e tutti. A mercato aperto poi farò valutazioni: è mio compito valutare una stagione. Dovessero esserci delle uscite o delle entrate se ne parlerà a bocce ferme. Tutte queste chiacchiere non vanno bene. Romagnoli lo vedo ovunque, ma ha due anni di contratto con la Lazio e ha fatto un campionato straordinario. Se parlo di programma triennale smonto questo programma? Io sono un uomo di parola quello è e quello rimane. I soggetti che si divertono a scrivere strozzate sui giornali e sui siti scrivono immondizia. Ai tifosi direi di stare sereni e tranquilli. Il sottoscritto è il vostro guardiano, che sta lì a tutela del patrimonio Lazio. Io per una cosa del genere mi faccio uccidere e qualcuno porterò in tribunale. Devono lasciar perdere la Lazio, intesa come ente comune che sta anche a cuore di tanti bambini che a volte piangono pure per le cose che sentono. Prima di scrivere c’è il sottoscritto: gli si fa una domanda e rispondo”.
Cosa cambierebbe con e senza Europa? Cosa rappresenta questa vittoria?
“Noi crediamo in quello che facciamo giorno dopo giorno. Volevamo anche passare il turno in Europa, purtroppo c’è stata la lotteria dei rigori. Ma la società non può rimproverare nulla a questi ragazzi e a questo tecnico perché alla vigilia nessuno, probabilmente neanche io, avrebbe scommesso neanche un euro per stare a questo livello di classifica. Abbiamo già migliorato i punti dello scorso anno. Dobbiamo essere professionisti seri al servizio di chi ha cuore delle sorti della Lazio. Non tollero che ignobili soggetti possano prendere in giro la gente a cui davvero sta a cuore la Lazio. Non può passare un messaggio diverso: questi soggetti se la vedranno con me in tribunale, poi anche Lotito ha già fatto querela. La Lazio è una società pulita, se lo mettessero in testa tutti. La vittoria di oggi è stata fondamentale contro una squadra che si sta giocando un traguardo fondamentale. Non siamo soddisfatti, di più. Già in settimana si percepiva che avremmo fatto una buona gara. Non abbiamo giocato bene col Parma, ma la stanchezza inizia a farsi sentire. Abbiamo sofferto oggi, ma su questo campo non è facile per nessuno”.