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EDITORIALE - L'ennesima serata buia dell'Italia pallonara che cede il passo ad una Spagna sperimentale e decisamente non irresistibile. La maglia azzurra rimane ancora ostaggio della diabolica coppia composta da Gabriele Gravina e Roberto Mancini che da marzo 2021 si sono puntellati sulla loro poltrona senza dare un senso al loro operato. Ne è passata di acqua sotto i ponti, dalla sconfitta contro la Macedonia, ma non avremmo mai immaginato che l'Italia doveva naturalizzare tal Mateo Retegui per venire a svernare sulla panchina. Non stiamo parlando dell'attaccante di un top club europeo, ma di un onesto mestierante che gioca nel Tigre in Argentina.

Che la serata era destinata ad essere nefasta l'avevamo capito subito dal patetico errore di Leonardo Bonucci schierato in maniera scriteriata da Mancini. Un eccesso di presunzione pagato carissimo. Non è bastato nemmeno il gol per cambiare il modulo che anche questa volta è stato adattato in base alle .

Le dichiarazioni del CT a fine partita sono inquietanti con un'ammissione degli orrori commessi "Abbiamo cambiato con l'idea di fare meglio ma forse bisogna continuare con il calcio che avevamo impostato qualche anno fa. C'è stata una valutazione sbagliata da parte mia sul modulo. I ragazzi? Hanno dato tutto quello che avevano contro un avversario forte, ma dovevamo giocare meglio". La voglia di minimizzare l'ennesima delusione è solo fumo negli occhi per i tifosi italiani. Siamo di fronte ad una situazione che non fa onore alla qualità del movimento che seppur in crisi non è così come lo dipingono Gravina e Mancini. La leggenda pubblica che abbiamo dei giocatori mediamente scarsi è un falso assoluto. Abbiamo tanti ottimi giocatori e parecchi di grande prospettiva, ma preferiamo mettere al loro posto dei giocatori bolliti che hanno un passato glorioso, ma un presente mediocre ed un futuro non più roseo. Ormai il duo diabolico Mancini - Gravina ha fatto diventare la sconfitta come un'abitudine che è offensivo per tutto il movimento calcistico nostrano.

Giampiero Ventura è stato crocifisso sportivamente per esser arrivato secondo in un girone con la "vera" Spagna e per aver perso uno spareggio contro al Svezia subendo un solo tiro in porta i due partite. Mancini è ancora sulla panchina dopo aver perso lo spareggio in casa contro la Macedonia del Nord. La cieca ottusità con cui si sta perseguendo una strada senza uscita è avvilente e la speranza è che i giocatori ci tirino fuori da questa situazione perché se devono farlo Gravina e Mancini le speranze sono poche se non nulle.

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