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Ai microfoni del “Corriere della Sera” è intervenuto il centrocampista della Lazio Mattia Zaccagni. Una lunga chiacchierata in cui l'attaccante biancoceleste ha anche parlato della questione legata al suo rinnovo di contratto. 

Differenze tra tifoserie

“Ho bisogno di capire che cosa significa la maglia per i tifosi per rendere di più. Ci sono differenze fra le tifoserie, senza dubbio. Quella fra laziali e romanisti si è vista dalla scenografia dell’ultimo derby”.

coreografia dei tifosi della Lazio nell'ultimo derby

Primi calci al pallone

“A 5 anni mio padre mi iscrisse alla scuola calcio. Lui e mamma erano disperati perchè a furia di pallonate in casa rompevo tutto: lampade, foto, tutto. Mi ricordo un mobiletto che consideravo a forma di porta e quindi perfetto per giocare. Mi svegliavo a ogni ora per vedere partite di campionati improbabili. All’epoca non lo vedevo come un lavoro”.

Stipendi troppo alti?

“In Arabia offrono stipendi decuplicati. Finché non si riceve un’offerta del genere non si può giudicare. Io ho avuto stipendi graduali. Ho giocato in Serie C, in B e poi in A. La crescita è stata gestibile. Altri vanno da zero a cento. Per loro sarebbe giusto che le società mettessero a disposizione un tutor che aiuti a dare il giusto valore ai soldi”.

Obiettivi 

“Vincere un trofeo con la Lazio. Ci stiamo riprendendo dopo un inizio negativo, ma siamo forti. Purtroppo, rispetto al passato, il calcio è cambiato. Per le società è importante arrivare in Champions per ricevere soldi. Per me invece contano i titoli. Si gioca per vincere e i tifosi sognano quello. Un compromesso sarebbe fare in modo che attraverso la Coppa Italia si arrivi in Champions. Altrimenti si rischia che società, giocatori e tifosi abbiano priorità diverse. E questo crea distanza”.

Questione rinnovo dopo le parole del procuratore Giuffredi

“A 28 anni non posso farmi destabilizzare da quel che dicono gli altri. Lui ha espresso il suo parere che credo sia stato mal interpretato. Voglio rinnovare? Certo, e la società lo sa. Ultimamente non ci sono stati molti contatti ma Lotito si muove così: mette da parte il discorso e poi lo riaffronta. Ha i suoi tempi ma credo sia giusto affrontare prima la questione relativa al rinnovo di Felipe Anderson che scade tra pochi mesi. Il mio contratto invece scadrà nel 2025”.

Il presidente della Lazio Claudio Lotito

Il problema del gol in questa stagione

“Solo un momento, siamo anche stati sfortunati con tanti pali. L’anno scorso ho reso tutta la stagione, ma sono arrivato un pò stanco e meni lucido. Devo ritrovare quella condizione. Una volta rientrato dall’infortunio, che non è serio, spero di dare un contributo maggiore. Con Sarri sono cresciuto, mi ha insegnato ad attaccare l’area e ad essere più concreto. Niente gol dalla 30esima alla 38esima giornata? Non lo sapevo, mi fa strano. Quest’anno però giuro che segnerò”.

I terzini

“C’è Luca Pellegrini. Ma con Lazzari a destra è difficile farlo giocare per gli equilibri. Mi aiuterebbe, ma Marusic e Hysaj rendono”.

Social networks

“I social sono pericolosi: ci sono persone fragili che in seguito a questo tipo di messaggi che ricevono compiono gesti estremi. Recentemente un ragazzo si è suicidato in diretta su TikTok, e non è il primo. La politica dovrebbe prendere a cuore la situazione. Bannare chi si dimostra violento verbalmente potrebbe essere una soluzione”.


 

 

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