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Una gaffe che ha travolto i maggiori siti tematici a tinte giallorosse quella che ieri pomeriggio è andata in scena durante la gara tra Lazio ed Atalanta. Il primo ad innescare un effetto domino è stato “Il Romanista” che attraverso un articolo aveva paventato la presenza di uno sponsor arabo in casa biancoceleste sui cartelloni pubblicitari dello Stadio Olimpico. Un fatto che cozzava con la polemica andata in scena la scorsa settimana quando il Presidente Lotito aveva stigmatizzato la presentazione dello sponsor della squadra giallorossa “Riyadh Season” che tra le finalità perseguite ha quella di portare all'assegnazione di Expo 2030 alla capitale dell'Arabia Saudita che è in lizza insieme a Roma. 

Le grancasse giallorosse si sono subito azionate criticando a spron battuto Lotito reo di predicare bene e razzolare male. Il tutto però nasce da un errore macroscopico che ha gettato tutti nel panico poco dopo essere stati smascherati. Lo sponsor arabo presente sui cartelloni altro non era una riproduzione presa da un sito pirata nel quale erano stati “editati" i veri cartelloni con altri più cari ai malfattori che lucrano sul calcio italiano e sulle pay tv. Un autogol bello e buono degno del miglior Ibanez che i redattori si sono sbrigati a cancellare, ma in questi casi google non ti salva ed dal motore di ricerca siamo risaliti a tutti i soloni dell'informazione che per un attimo avevano gongolato di mettere in ridicolo Lotito. Il finale tra i più tragicomici è che molti di questi articoli sono stati ripostati dai tifosi che poco dopo hanno subito l'offensiva di quelli biancocelesti.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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