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Torna a parlare Igor Tudor in vista della sfida di campionato di domenica contro l'Empoli con il fischio d'inizio fissato per le ore 12:30. Il tecnico biancoceleste dalle ore 15 risponderà alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa di Formello.

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Lavoro dopo Monza?

Abbiamo lavorato bene. Vogliamo finire per bene la stagione con queste tre gare rimaste. La squadra era seria, concentrata, consapevole dell’importanza della gara e ho visto delle belle cose.

Ci saranno i festeggiamento per il 50 anniversario dal primo Scudetto…

C’è sempre ispirazione al passato come giusto che sia, specialmente alle squadre vincenti. Ci sono due scudetti nel passato, bisogna sempre valorizzare un successo ed è giusto ricordare.

Prossime tre gare importanti per il prossimo mercato?

Sono concentrato come la squadra sulle partite, per le valutazioni ci sarà tempo, per il mercato ci sarà tempo. Non si sono fatte analisi sotto quel punto di vista, non ne abbiamo parlato. C’è solo il focus sulle gare rimaste.

Cause della prestazione di Monza?

Abbiamo fatto un’analisi giusta come sempre, non è successo niente di più e niente di meno. Abbiamo lavorato su cosa non ci è piaciuto. Nell’arco delle tante gare ci sta farne una sottotono, ma dall’altra parte c’erano tre punti e mancavano pochi minuti alla fine. La strada è giusta, si sta facendo un grande lavoro. Domenica serve una grande prestazione, poi con quella prendiamoci quello che vogliamo.

Si riparte da Immobile?

Quello lo dico prima ai giocatori. Domani c’è la rifinitura e vediamo.

C'è stato confronto con Luis Alberto e Zaccagni?

Non c’è niente. Io guardo come voi tutti i giorni la televisione, il calcio lo guardiamo tutti. Non c’è una gara dove quando uno cambia i giocatori non sono scontenti. Sono cose di calcio. Bisogna stare nei limiti comportamentali ma niente di esagerato.

Cose da rivedere dopo Monza?

Non mi va di analizzare il Monza, quello è il passato. Abbiamo lavorato su tutto, ora i dettagli li posso dire se vuole. Abbiamo fatto costruzione dal basso, giocare tra le linee, pressing alto e giocare bassi, attenzione sui piazzati, su come marcare sui cross, sulla mentalità, sulla struttura di gioco… Abbiamo lavorato su questo.

La Lazio sta perdendo terreno dalle sue avversarie?

Sono concentrato nella mia vita da allenatore e di uomo sempre sul presente. Fare paragoni con altri, programmazioni di non so cosa non mi appartiene perchè non porta a nulla. Devi crescere te stesso, lo dico sempre ai miei giocatori. E’ una sfida il crescere come uomo e giocatore, se si cresce si migliora. Quello è il tuo obiettivo, se sei bravo nel tuo lavoro cresci e così si va avanti. Poi il lavoro si vede dove ti porta. Tu devi essere concentrato su questo e meno guardi gli altri nella vita e meglio è. Si vive meglio, ti concentri sulla tua crescita e si vive anche meglio.

Punti persi da situazioni di vantaggio

Se mi chiedi del processo di miglioramento ti dico che da quando sono arrivato io la Lazio è prima in classifica. La Lazio è prima con Inter e Atalanta, i primi hanno vinto lo Scudetto e l’Atalanta è in finale europea. Io firmo per i prossimi 10 anni sul fare le cose che abbiamo fatto da quando sono arrivato io.

Provedel o Madas

Mandas ha fatto molto bene, è un giovane con prospettive serie, un ragazzo che ha dato tanto. Ma va detto che Provedel è il numero uno, ha valori che ha dimostrato nel passato. E’ in netto progresso, per questa non è pronto al 100% ma è ad un buon punto.

Come stanno i difensori?

Casale e Patric si sono allenati oggi. Gila per l’Inter ci sarà sicuro, vediamo se domenica va in panchina.

Ambizione di migliorarsi?

Rispondo corto. L’ambizione deve esserci sempre, altrimenti cosa si fa in questo lavoro? Devi pensare a come migliorarti, senza fissarti obiettivi che quello non porta a niente.

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