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Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, è intervenuto in conferenza stampa alla presentazione di `Diluvio e Delirio, lo Scudetto più incredibile di sempre`, volume scritto dai giornalisti Valerio Spina e Manuele Baiocchini che ripercorre la straordinaria cavalcata della Lazio verso lo Scudetto del 2000. Queste le sue parole.

“Non esiste un futuro se non esiste il passato del quale bisogna fare tesoro. Quello che mi ha colpito della società, il termine lazialità sembra superficiale per chi non la vive con passione, invece la Lazio rappresenta qualcosa di diverso. Il fatto di Manzini è singolare, che qualcuno rinunci a interessi personali. La Lazio ti coinvolge, ho sempre voluto che fosse una grande famiglia. a volte vengono fatte delle scelte non condivise. La Lazio emana valori sostanziali, è l'unica società che è ente Morale. Io questo ruolo me lo porto con responsabilità. Un mio predecessore donò il campo della Lazio per sfamarsi. Lo stare al servizio della gente è importante, lo sono anche i risultati. Ma i valori fondanti sono importanti, il calcio è merito, spirito di gruppo, capacità di aiutare l'altro. Noi dobbiamo farlo nella vita, io volevo un calcio didascalico e moralizzatore. 

Cragnotti

Sono state fatte tante congetture, io ho un grande rispetto di Cragnotti, se non c'era lui la Lazio non esisteva. Ora ci sono regole più stringenti, collegate all'aspetto bilancistico. C'era il patron “coglion” che metteva i soldon. Oggi non è così. Io ho sempre detto che noi dobbiamo distinguere i tifosi, ossia gli appassionati, che vanno premiati e tutelati e poi le 3 -400 persone che fanno del calcio un interesse. non era un problema solo della Lazio, lo avete visto. Non c'è più la mentalità di vincere a qualsiasi costo, ma con il merito. A volte non abbiamo raccolto quel che abbiamo seminato, io però voglio costruire una casa sul cemento armato e non sulla sabbia. Abbiamo dato un segnale. Ci tenevo a far vedere a Sergio questo centro, che ho preservato e migliorato. Spero che mio figlio sia nella condizione di poterlo portare avanti e che non desista da questo impegno. Ritengo che questo club possa insegnare a tanti come bisogna comportarsi. Grazie sergio, noi siamo qui per te e grazie ai presidenti che ci hanno preceduto. Io ho vinto qualche Coppa, io non desisto come diceva Eriksson. Alla fine i risultati verranno"

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