Inter - Lazio, le pagelle: Isaksen che Harakiri, Zaccagni da leader
Le pagelle di Inter - Lazio
Provedel: 6
Bucato dopo 2' minuti da un tiro imparabile di Lautaro Martinez non si scompone e fa il suo dovere nelle uscite e con i piedi. L'Inter non lo impensierisce più fino al gol del raddoppio dove non sembra avere colpe.
Lazzari: 6
L'Inter parte forte dalla sua parte, ma lui al contrario di Isaksen si difende grazie ad una maggiore attenzione. Fa tutto bene fino all'occasione del raddoppio dove oggettivamente è fuori posizione.
Pellegrini (dal 68'): 6
Entra quando la partita è compromessa, ma fa il suo fino alla fine con la necessaria attenzione.
Gila: 6
Lautaro segna dopo pochi minuti in un'azione dove è esente da colpe. L'attaccante argentino fatica poi a trovare palloni giocabili vista la sua guardia e gira a largo per trovare lo spazio per dare il via all'azione del raddoppio. Sfortunato in occasione della traversa che avrebbe potuto riaprire la partita.
Romagnoli: 5,5
Recuperato in extremis gioca una gara attenta di grande personalità. Fa quasi tutto bene fino al gol del raddoppio dove non riesce a coprire Bonny che segna a porta vuota.
Provstgaard (dal 75'): 6
Quindici minuti di buona fattura contro un'Inter ancora viva alla ricerca del terzo gol.
Marusic: 6,5
Duello tutto muscoli con Dumpries nel quale non indietreggia di un metro. E' anche uno dei pochi ad arrendersi quando c'è da collaborare nella fase offensiva.
Guendouzi: 5,5
Timidi segnali di ripresa che però portano ad una prestazione priva della necessaria verve agonistica. Fa il compitino, ma quando c'è da mettere il punto esclamativo preferisce non prendersi responsabilità.
Cataldi: 5
Primo tempo in assoluta sofferenza in cui la palla non gravita mai dalle sue parti visti i continui cambi di gioco dell'Inter. Sbaglia qualche pressione e quando ha la palla tra i piedi è difficile cucire gioco. Nella ripresa cala drasticamente e da un suo pallone perso nasce il raddoppio dell'Inter.
Vecino (dal 64'): 6
Il suo ingresso riequilibra quantomeno la fisicità in mezzo al campo. Si mette nel suo ruolo naturale e fa le
Basic: 6,5
Nel primo tempo è il migliore del centrocampo della Lazio. Accorcia in avanti quando può ed è il primo ad alzare la linea del pressing sugli avversari. Prodigioso un suo recupero a campo aperto dopo una rincorsa di 60 metri.
Isaksen: 5
Inizia facendo “harakiri” trasformando un potenziale contropiede in una palla persa al limite dell'area di rigore che porta al vantaggio di Lautaro.
Pedro (dal 64'): 6
Bastoni finisce la gara senza ammonizioni in maniera misteriosa dopo le due legnate che gli rifila. Accolto dai fischi se ne infischia e prova a ribaltare le sorti di una gara con un calcio di punizione da cui nasce la traversa.
Dia: 5
Qualcosa di meglio rispetto a Cagliari, ma anche stavolta Acerbi sembra la reincarnazione di Maldini. Difficile fare il centravanti di questa Lazio, ma difficile anche giocare con lui come centravanti.
Noslin (dal 64'): 6
Prova ad alzare il livello atletico dell'attacco senza sfigurare.
Zaccagni: 7
Fa ammonire in sequenza Akanji, Sucic e Dumpries con Lautaro che la passa liscia grazie alla compiacenza di Manganiello. La squadra si appoggia totalmente su di lui che gioca una gara di spessore.
Sarri: 6
Il piano gara va a farsi benedire dopo nemmeno 2' minuti grazie ad una follia di Isaksen. La squadra tiene il campo finchè può senza subire grandi opportunità, ma basta poco all'Inter per raddoppiare. Con i cambi prova a riaccendere il fuoco dei suoi, ma tutto si spegne sulla traversa di Gila.

