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Ai microfoni di DAZN è intervenuto, nella trasmissione Open Var, il designatore arbitrale Rocchi che ha commentato le decisioni arbitrali di Di Bello.

Rigore su Castellanos

Episodio molto al limite, siamo dell'idea di essere d’accordo con la scelta. Diamo più importanza a quanto deciso sul campo, se avesse dato rigore ci sarebbe stato silent check accettando la scelta. E' un episodio poco chiaro, non è da Var. Senza la presenza di Gabbia non sarebbe cambiato nulla, ma vedendo la dinamica avrebbe avuto un occhio diverso. Castellanos viene travolto non ha fatto nessuna esagerazione. Questo è un episodio che si valuta bene in diretta, se vai a rivederlo diventa un rigore netto. Ci sentiamo di supportare la decisione di Di Bello.

Rosso a Pellegrini

Di Bello non ha avuto il tempo. Il secondo giallo è giusto. Se avesse avuto la sensazione che c’era qualcosa di importante avrebbe fermato il gioco. Il doppio giallo è dovuto, ma mi rendo conto della difficoltà nell’accettarlo. La comunicazione chiara è che dobbiamo intervenire noi quando c’è un problema al viso. Di Bello è più attratto da quello che succede dopo. La bravura è capire quando c’è una cosa seria, quando c’è di mezzo la testa è sempre serio.

Rosso a Marusic

Non so cosa ha detto all'arbitro, il rapporto di fine gara è roba dell’arbitro e io dico sempre di scrivere tutto ciò che succede. Nel controllo della partita si poteva fare meglio. Ho letto tante cose non belle, Di Bello mi ha scritto un messaggio e mi ha detto 'Mi dispiace perché potevo fare meglio'. Mi dispiace per le aggressioni verbali che ci sono state, è mortificato perché sa che poteva fare meglio.

Sospensione per Di Bello

Io ragiono al contrario e in positivo. Io mando fuori quelli che stanno meglio, quelli che stanno meno bene stanno un po' tranquilli.  Di Bello lo dobbiamo recuperare il prima possibile.Non dobbiamo lasciare nessuno indietro, questo è fuori discussione. Quando vedi salire la partita la devi schiacciare un po'. Devi guidare la partita, i giocatori hanno bisogno di una guida.

 

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