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Ai microfoni di RadioRai è intervenuto il neo Presidente dell'AIA Carlo Pacifici che ha parlato di temi importanti come il razzismo, le possibilità di intervistare gli arbitri ed il Var.

RAZZISMO

"L'impegno degli arbitri sarà sempre quello di contrastare ogni azione od espressione di razzismo, attuando tutti gli strumenti a disposizione qualora si avvertissero manifestazioni di questo tipo. Nel caso specifico l'ammonizione era legata al singolo gesto del calciatore, codificato dal regolamento, e non al contesto generale sul quale gli arbitri in caso di percezione saranno sempre pronti ad intervenire". 

INTERVISTE AGLI ARBITRI

 "Gli arbitri parleranno di più, anche se sulle interviste post gara non sono molto d'accordo. A fine partita c'è troppa adrenalina che potrebbe alterare l'aspetto comunicativo del direttore di gara, ma sono pienamente convinto che noi arbitri dovremo spiegare attraverso canali diretti quelle che sono le regole del gioco e gli episodi avvenuti sul terreno di gioco".

VAR

"Il VAR è uno strumento importante per noi, perchè ci dà la possibilità di sanare eventuali errori. È logico che deve esserci un equilibrio tra intervento autonomo dell'arbitro e il VAR. Il protocollo è stato aggiornato, i risultati sono positivi, ma ci sono margini per fare ancora meglio. Sul possibile VAR a chiamata sono aperto a qualsiasi soluzione che possa andare incontro alle esigenze del calcio, da parte mia nessuna preclusione. Se l'IFAB opterà per questa soluzione, la metteremo in atto come abbiamo sempre fatto". 

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