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EDITORIALE - "Ogni lungo viaggio inizia con un primo passo" diceva il saggio Laozi fondatore del Taoismo. Questo è quello fatto ieri dalla Lazio che conquistando i 3 punti nella gara contro l'Udinese ha ipotecato la qualificazione alla prossima Champions Leagu. Nessuna festa, come ha detto Sarri, questa sera che quella qualificazione è diventata definitiva vista la penalizzazione della Juventus. L'obiettivo numero uno ad inizio stagione è stato raggiunto con grande merito e non senza grandissime difficoltà. I tifosi della Lazio non vivono dal lontano 11 dicembre 2007 lo spirito della massima competizione europea quando al Santiago Bernabeu la squadra di Delio Rossi si arrendeva ai Blancos. Da quel momento i tifosi biancocelesti non hanno più potuto sentire la musichetta della Champions se non per televisione nel 2020 visti gli spalti vuoti dovuti al covid.

Festeggiare questa qualificazione è giusto, ma deve necessariamente essere interpretata dalla società come il primo passo di un viaggio che deve essere lungo e capace di portare la Lazio a crescere dal puto di vista della competitività europea e nazionale. I soldi che arriveranno a Formello, circa 50 milioni di euro, devono servire a migliorare la rosa che in questa stagione è stata corta ed a tratti inadeguata per sostenere le tre competizioni. Bisogna vedere questa qualificazione come un punto di partenza e non essere presa come uno sporadico exploit che ci porterà ad affrontare le squadre più forti d'Europa. Non deve essere preso come l'acquisto di un biglietto per il Luna Park che ti lascia emozioni uniche per poi tornare a giocare a da soli a ruba bandiera. Serve uno scatto rivolto al futuro a lungo raggio, serve costruire una società forte prima che una squadra forte. Serve mettere le basi per i prossimi anni e non depauperare un'inevitabile entusiasmo che coinvolgerà l'ambiente dalla prossima stagione. Sarà difficile, quindi, rispettare le aspettative dei tifosi biancoceleste che vogliono sognare in grande. Ci sarà modo e maniera però per giudicare i passi che la società farà in estate e fino ad allora possiamo goderci quanto di buono visto da agosto ad oggi. C'è però da completare la missione di questa squadra che ormai non deve porsi limiti. Arrivare secondi sarebbe un biglietto da visita importante anche per aggiudicarsi la qualificazione alla prossima Final Four di Supercoppa Italiana. Un'obiettivo anche questo fondamentale per provare a competere per un trofeo dopo 4 anni.

Detto ciò "Bentornata Champions League"...

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