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Nella conferenza stampa pre derby il tecnico Daniele De Rossi è tornato sui presunti torti arbitrali subiti dalla Roma da quando siede sulla panchina giallorossa. Lo spunto è partito dal contatto tra Zalewsky e Falcone nella gara contro il Lecce dove De Rossi ha rimarcato l'errore commesso da Marcenaro. 

Che tipo di approccio hai con le polemiche arbitrali?

Non ho una strategia. Do il tempo che merita alla questione, perché non posso allenare gli arbitri. A Lecce abbiamo avuto un danno, alcune volte è giusto parlarne, altre no perché vuoi focalizzarti su altre cose. Penso di essere un allenatore che può fare un discorso sano, non protesto come altri, se un mio giocatore butta la palla fuori non dico che è nostra. In questo caso, avevamo ragione ma lì mi fermo. La società parla con me anche di questo, ovviamente uno prende una posizione e si mette di traverso se l'episodio di Lecce si ripetesse ogni settimana. Invece è la seconda volta, dopo Firenze, niente di straordinario. Dovrebbero utilizzare noi giocatori come cavie per rendere il gioco più fluido. Nessuno come i giocatori sa riconoscere l'entità di un contatto. Arbitri e giocatori dovrebbero stilare insieme un regolamento. Sento spesso dire che se ha fischiato è rigore, ma se non avesse fischiato non sarebbe stato rigore, ma è una frase pericolosa.

La conferenza stampa di De Rossi

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