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In vista della trasferta di Firenze il tecnico della Lazio Marco Baroni ha risposto alle domande dei cronisti in conferenza stampa.

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Che Lazio servirà per vincere a Firenze?

Partita complicata come tutte. Sappiamo le difficoltà e come ci arriviamo, la squadra sta bene. Ha svolto una settimana di lavoro buona, anche se non è proprio una settimana intera. Abbiamo domani la rifinitura.

Come stanno Gigot e Castellanos?

Taty non c'è niente di importante, ma non voglio assolutamente richiare niente. Gigot ha avuto un problema ieri in allenamento e non sarà disponibile.

Tre partite a settimana, la sua idea sul turnover?

La vedo nel modo opposto di Sarri, non possiamo prescindere dall'utilizzo di tutti, porto avanti questo pensiero con la squadra e devo essere coerenti. Dobbiamo far crescere tutti, vanno tenuti a un livello alto prestativo, bisogna quindi mettere in campo i giocatori. Non mi piace chiamarlo turnover, io penso a 20 titolari che possono passarsi il testimone durante la gara e nelle competizioni importanti. Poi diventa difficile fare partite con grande dispendio di energie e tenere le 3 partite in una settimana. 

Chi gioca al posto di Castellanos?

Ci sono due soluzioni, uno che parte e uno che subentra che sono Pedro e Noslin sicuramente.

Vedremo una Lazio coraggiosa anche in trasferta per essere più equilibrati?

Il fatto che abbiamo tre trasferte… Arrivano perchè la squadra deve avere lo stesso atteggiamento, non c’è più casa o fuori casa. Sappiamo benissimo che giocare davanti al nostro pubblico è straordinario, allo stesso modo fuori il campo è lo stesso. E’ un fatto mentale, come mi avevo detto del risultato in corso. Dobbiamo essere sempre gli stessi a prescindere dal risultato numerico. Mi aspetto una crescita importante da questo punto di vista.

Partita speciale?

E’ una partita speciale al di là di tutto. La Fiorentina è stata quella che mi ha permesso di esordire in A. Le voci ci sono state, ma mai cose concrete. Da questo punto di vista non mi piace pensare a cose personali durante la partita. Giochiamo contro una squadra che ha fatto buone partite, ha un organico importante. Davanti al suo pubblico vorrà cercare la prima vittoria, ma noi andiamo lì perchè è il primo nuovo test fuori casa, va affrontato centrando la prestazione con gli stessi presupposti avuti in casa.

Si aspettava di giocare sabato vista che in Europa League giocherete mercoledì?

Chiaro che in queste situazioni non è un fatto di polemica, ma avere qualche giorno in più sarebbe meglio. La prendiamo sabato e la testa è lì dentro. Quando ci sono cose di cui non ho il controllo evito il pensiero perchè porta via energie.

Il 48% degli attacchi si sviluppa a sinistra, come essere più pericolosi anche a destra?

Dobbiamo attaccare da entrambi i lati, mi sembra che a Udine solo Lazzari fece 13 cross. Con questo sistema si lavora sugli esterni, abbiamo la possibilità per come è strutturato il gioco di andare lì. E’ chiaro che si lavora con entrambi. A volte quando si parlava di equilibrio, nell’avere i terzini alti bisogna mantenere l’equilibrio con i mediani. Una cosa che ho rafforzato è che siamo la squadra che ha concesso meno ingressi in area avversaria. Quattro partite sono poche per fare valutazioni, ma questo è un dato importante. Il fatto che ci difendiamo, che pressiamo più alti ce ne fa beneficiare.

Ruolo di Castrovilli?

Gaetano può lavorare in tutti i ruoli di centrocampo, può fare anche il mediano. In questo momento Dia sta facendo benissimo, non mi piace spostarli se stanno facendo bene in una posizione. Ma non è detto che non ci siano cambiamenti. Noslin prima punta è una soluzione su cui abbiamo lavorato.

Rendimento di Romagnoli?

Alessio non è in discussione. Poi è chiaro che nell’ottica delle gare possono esserci variazioni. E’ un punto fermo, ha lettura, personalità, sviluppo… In questo momento ho tanti titolari, questa è la cosa che voglio portare avanti con la squadra ed è il messaggio che voglio dare all’esterno.

Sulla destra sembra che chi subentra gioca meglio i chi parte titolare…

Vorrei portarvi sul mio pensiero. Quando si parla di equilibrio, nel calcio le fasi sono due. Non si può pensare in 90 minuti, altrimenti l’equilibrio non si tiene. Devono sparare tutto, pensare a 60 minuti, per la compattezza di squadra serve sacrificio nelle due fasi. Tchaouna ha fatto bene, ma anche Isaksen. Ha pagato con il Milan la partita, lo spessore, ma queste sono situazioni che verranno poi sistemate. Io non ho nessun dubbio, il fatto che ci siano due titolari nello stesso ruolo è importante. Devo passarlo alla squadra essendo coerente.

Commento sull'esonero di De Rossi e l'arrivo di Juric…

Non mi esprimo. Quando un collega viene sostituito dispiace sempre, però il derby, che sarà fondamentale, non è una cosa a cui pensare ora.

Quali sono i punti deboli ha la Fiorentina?

Siamo le due squadre che hanno tirato più in porta. Sarà una partita dove entrambe le squadre attaccheranno, sarà una gara spettacolare. Ci sono tante situazioni nella Fiorentina, c’è gamba, c’è qualità, bisogna essere attenti sulle palle inattive. Ci hanno fatto tre gol su palli inattive e Biraghi calcia molto bene. Quello che torno a chiedere ai miei ragazzi è l’aspetto prestativo, che non possiamo sbagliare. E’ la prima di tre gare che andiamo ad affrontare fuori casa, l’aspetto prestativo deve essere lo stesso.

La Lazio ha subito pochi tiri in porta: cosa significherebbe ripetersi a Firenze?

È importante. Ci sarà bisogno di grande corsa e compattezza. Loro hanno comunque soluzioni e qualità tra le linee, cercano la profondità. Dovremo andare forte, essere pronti ad affrontare una squadra forte.

La Lazio a differenza del passato sta crossando tanto: senza il Taty cambierà qualcosa? 

Noi lavoriamo su tre modalità di cross, ce ne manca una, lavoriamo sulle altre due. Difficile nel calcio entrare dentro, si lavora anche per questo, offensivamente la squadra ha avuto tante soluzioni, non solo sull'attacco esterno. In settimana ci lavoriamo sulle varie soluzioni, io cerco di mettere la squadra nelle condizioni di esprimere le sue qualità. Se ho esterni bravi, vado sull'esterno. Bisogna riempire l'area, non cambierà niente senza Castellanos, che per noi resta indispensabile. Ma la forza della squadra sta anche nell'aspetto mentale di sopperire all'assenza del Taty.

A che punto è la squadra nelle richieste di pressing?

Quando giochi con molti giocatori offensivi e con qualità, è meglio tenerli vicini alla porta, per questo puntiamo sulla corsa in avanti e sulla riconquista offensiva della palla. Così gli esterni corrono meno. Anche se devono farlo per la ricerca dell'equilibrio.

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