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Dal Centro Sportivo di Trigoria arrivano le parole dell'allenatore della Roma Giampiero Gasperini che ha risposto in conferenza stampa alle domande dei cronisti in vista del derby contro la Lazio.

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E' il suo primo derby a Roma, come la sta vivendo? Pensa di recuperare Hermoso e Wesley?

Non sappiamo ancora oggi. Wesley ha avuto una gastroenterite, sembrava che stava sulla via di guarigione ma ha avuto una ricaduta. Non ci sono indicazioni positive nemmeno per Hermoso, vediamo oggi. Il derby di Roma è famosa in tutto il mondo, soprattutto per lo spettacolo del pubblico, per le coreografiche, per il pubblico, è una partita diversa al di là della classifica e del campionato. È una rivalità cittadina in campo che rende tutto più bello e attento e con molta più tensione.

Cosa le preoccupa più della Lazio? Il derby si vince o si può anche pareggiare?

Guarda, i derby che ricordi sono quelli che vinci. Giocare alle 4ª giornata… è vero che è presto però è una parte iniziale della stagione dove forse le squadre sono rivolte più a pensare di costruirsi anziché migliorarsi. Il calendario ha detto questo, questa partita alza subito l’attenzione sul campionato. La Lazio è un’ottima squadra con un ottimo allenatore che ha fatto bene in tutte le piazze, non ha fatto mercato ed è rimasta la squadra dell’anno scorso che, tolti gli ultimi due mesi, aveva raggiunto risultati molto buoni, ho rispetto del valore di questa squadra e di alcuni giocatori. È una partita di livello.

lei e Sarri siete gli allenatori decani di questa Serie A, ci si può ancora sorprendere dopo tante battaglie sul campo? Crede che la Roma sia la sfida più difficile ed entusiasmante della sua carriera? 

In questo momento penso al presente, è una sfida, una bella sfida dove cerco di portare quella che è l’esperienza della mia carriera. Sono motivato a intraprendere questa strada a Roma, sono molto convinto della bontà della scelta di venire qui ma devo guardare al presente e ottenere il massimo di quello che abbiamo in questo momento. Probabilmente, dovrò uscire dalla mia zona di comfort che era quella di essere abituato a fare un certo tipo di calcio con un certo tipo di rose, ma magari è un’ulteriore sfida. Dovrò recuperare altre situazioni, pur mantenendo i miei principi di avere una squadra che ottenga risultati attraverso il gioco e lo scontro sportivo che richiede una partita di calcio. Sarri? Ci conosciamo da anni, l’ho incontrato forse in C nel 2003-2004 la prima volta. Ha fatto una carriera facendo gavetta con squadre inferiori e ora le sue squadre giocano a calcio. Anche io sono partito dalle giovanili, la nostra carriera è stata costruita nel tempo attraverso i risultati.

Otto mesi fa Ranieri raccontò di aver deciso di far giocare Pellegrini dopo un colloquio con il giocatore? Lei ha avuto modo di parlare con il ragazzo in settimana? Possiamo aspettarcelo dal primo minuto?

In un calciatore la voglia non manca mai, è molto alta. Giocare in Serie A con la Roma è sempre speciale, quindi non credo sia cambiato molto. Tutti i giocatori sarebbero prontissimi per giocare.

Dopo Roma-Torino ha detto che si sarebbe aspettato dei segnali da Dovbyk… alla fine sono arrivati? In partite del genere, come i derby, cosa serve soprattutto? 

Devi essere micidiale negli episodi, devi avere grande attenzione e concentrazione, pathos, cuore. Sono cose che abbiamo noi e gli avversari, devi essere bravo nel portare gli episodi dalla tua parte ed essere molto preciso quando hai situazioni a favore, ma questo contraddistingue tutte le partite dove c’è grande equilibrio. Sono le situazioni fondamentali che cambiano il risultato da una parte e dell’altra, al di là delle situazioni tattiche. Dovbyk? Domenica scorsa non è entrato perché c’era un’altra situazione, posso dire che non abbiamo fatto peggio del Torino, abbiamo perso il match non giocando una buona gara subendo un tiro in porta. Non l’abbiamo preparata benissimo, ci sono stati i nazionali, abbiamo fatto una partita sottotono. Due partite vinte e una persa, stop. Devo guardare lo sviluppo della squadra, Dovbyk, Pellegrini e Baldanzi dovevano andare via durante il mercato e sono rimasti e ora devo recuperarli. Dovbyk deve fare molto bene, Pellegrini deve fare benissimo, Baldanzi deve fare bene. Adesso il mercato è chiuso, ci sono 22-23 giocatori e bisogna tirare fuori il meglio nelle prossime partite. Mi dispiace che ci siano partite dopo giochi sottotono, domani voglio vedere una squadra che sul piano del gioco, della corsa, faccia qualcosa di superiore rispetto all’ultima partita.

A livello fisico, Pellegrini è arrivato a livello degli altri oppure può essere una carta utile a gara in corso? Come sta Tsimikas?

Tsimikas ha iniziato a inserirsi, ha iniziato a lavorare settimana scorsa con i compagni. Ora abbiamo un calendario fitto di impegni e giocherà, tempo di conoscersi e magari potrebbe giocare anche domani non lo so. Non dovete aver dubbi, prima o poi gioca, poi saranno le prestazioni a decidere. La condizione di Pellegrini? Allora, per me è un giocatore forte, potenzialmente molto forte. Vale un po’ il discorso di Dybala, poi ci sono le prestazioni. È fuori da mesi, questa partita va un po’ oltre, si sta allenando da tanto, ha fatto delle partitelle, poi quando è il momento di giocare non lo so, forse anche domani ma non lo so, quanto dura non lo so. Mi aspetto che diventi un giocatore di alto livello perché ha le potenzialità, se lo è stato a tratti anni indietro non lo so, ma è un giocatore da Nazionale, anzi Gattuso lo aspetta pure però c’è bisogno di altre prestazioni. Ha 29 anni, perché non deve correre e fare tutto? Può farlo, un po’ più avanzato è più forte. Domenica scorsa ha giocato El Aynaoui lì, ci può giocare Pellegrini, Pisilli e Cristante lì dove ha fatto diverso gol all’Atalanta. Pellegrini lo recupero da solo e va bene per la società, però se ormai è inviso alla piazza non lo posso fare, così come se è inviso alla società. Se lo devo recuperare è perché ci serve, altrimenti diventa un problema e vado su un altro giocatore. In questo momento devo recuperare tutti, quelli meno e quelli più considerati. Dove ho bisogno, giocano.

Derby alle 12:30, quindi con il caldo e molto presto… il valore aggiunto di questo derby siete lei e Sarri?

Purtroppo noi allenatori non giochiamo. Tutti i calciatori devono esprimersi al meglio. Sono partite di grande attesa per la tifoseria. Dispiace che ci siano infortuni perché toglie qualcosa alla partita, però poi si gioca 11 contro 11 e chi va in campo può fare bene.

Il Romanista: sta pensando a qualche cambiamento di formazione?

Dall’inizio della carriera mi hanno detto tante cose se giochi in Serie C o in Serie A o in Champions League devi cambiare i principi. Devo tener conto di alcune cose, Pellegrini non è un attaccante, Baldanzi è un trequartista, come attaccanti abbiamo Dybala e Bailey che sono fuori. Non sono convinto che abbiamo fatto così male, ora per una partita stiamo cancellando i due mesi precedenti fino a sabato scorso erano diversi i commenti. I miei principi non sono modificabili, ma devo tener conto delle caratteristiche dei giocatori, altrimenti dovrei snaturarmi e non voglio farlo e forse è andata bene così.

Con l’Atalanta non era mai partito così male, c’è qualcosa che state preparando oppure è solo sfortuna? 

Non parlerei di sfortuna. La fase offensiva, come quella difensiva, va fatta da tutti. Se hai una buona fase offensiva, metti in condizione gli attaccanti di fare più gol, così come è importante la fase difensiva. Se ti manca qualche gol, devi trovare delle soluzioni e dei miglioramenti in tutta la squadra, devi disimpegnare meglio e offrire agli attaccanti situazioni migliori, altrimenti sarebbe troppo facile. Evidentemente, sotto quell’aspetto, per quello che abbiamo visto, abbiamo fatto cose buone ma dobbiamo fare ancora meglio. Altrimenti è troppo facile dare la colpa a uno o quell’altro.

La Lazio è una squadra con il centrocampo molto dinamico, domani sarà più importante sfruttare il pressing alto oppure avere la capacità di chiudere gli spazi tra le linee?

Dobbiamo fare bene entrambe le cose, dato che conosciamo le caratteristiche della Lazio. Dobbiamo mettere le nostre qualità migliori per metterli in difficoltà.

Radio Manà Manà Sport: El Aynaoui può giocare in coppia con Koné oppure è un’alternativa al francese?

El Aynaoui ha giocato avanzato con il Torino ed è un ruolo più facile, può fare tutti i ruoli del centrocampo.

Sulla posizione di Soulé, può essere una soluzione dietro le due punte? L’orario del derby di domani può essere un problema come contro il Torino? 

Il problema di giocare alle 12:30 è dovuto alle temperature e riguarda tutte e due le squadre, vale per entrambi. Come ho detto domenica scorsa, giocare con queste temperature è una grande difficoltà per i giocatori. Soulé è stato provato lì in allenamento, ma ci vuole tempo. Sta facendo bene, l’anno scorso giocava spesso come quinto, quest’anno gioca più offensivo ed è anche abbastanza prolifico. Non ci vedo grandi problemi, poi dietro le due punte devo verificare. El Shaarawy è entrato con il Torino, a parte quelli che abbiamo detto prima, stanno tutti ben.e


 


 

 

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