header logo

EDITORIALE - E' un calciomercato fatto solo di chiacchiere ed indiscrezioni, ma poco di concreto quello che ha messo in scena la Lazio fino ad oggi. Le mosse più importati sono stati i rinnovi di Pedro, Cataldi e Luis Alberto, mentre per quanto riguarda le cessioni siamo rimasti a quelle già concordate di Acerbi ed Escalante. C'è stato anche l'addio di Luka Romero che non sarà rimpianto, ma che comunque rimane un giovane sul quale poterci puntare. Quello che però fa più rumore di tutti è l'assordante silenzio della società che dopo l'addio di Tare ha parlato solo attraverso Lotito e qualcosa ha riferito Sarri nella sua intervista a Pedullà. Il tecnico però è stato chiaro smentendo un ruolo attivo sul mercato limitandosi a dare un parere sugli eventuali acquisti. La mancanza di un riferimento ufficiale sta destabilizzando l'ambiente che vede una società ferma quando magari non lo è anche perché è innegabile che chi si sta adoperando per la campagna acquisti cessioni si sia preso in mano una brutta gatta da pelare. Ereditare e gestire la situazione legata a Sergej Milinkovic Savic non è cosa semplice. La posta in palio è altissima ed il rischio di sbagliare è dietro l'angolo. C'è poi da rinforzare la squadra in dei ruoli chiave che potrebbero permettere davvero di fare il salto di qualità. La trattativa Berardi è l'esempio lampante di come a volte agire per tempo può portare dei vantaggi a chi compra e degli svantaggi a quelli che vengono dopo. Pensiamo al Sassuolo che prima della cessione di Frattesi avrebbe magari avuto più bisogno di vendere per riequilibrare il bilancio in cui erano stati acquistati due giovani dalla Roma che di certo però non possono essere l'ossatura su cui si fonderà la prossima stagione. Oggi è chiaro che il club emiliano non ha l'esigenza di vendere e lo farà solo se verrà accontentata nelle sue richieste. Tutto sembra muoversi a ritmi pachidermici mentre le altre società in poco tempo riescono a piazzare in uscita giocatori dalle dubbie qualità mentre per la Lazio ci sono sempre problemi dietro ogni trattativa. Maximiano, Marcos Antonio, Basic e Cancellieri sono ancora a Roma nonostante il loro scarso impiego della passata stagione imponga una seria riflessione sulla loro permanenza. Siamo in un limbo dal quale è ancora possibile uscire, ma se non si lavora anche sui tempi delle trattative queste mineranno sempre di più l'umore dei tifosi. Il ritiro è alle porte, la squadra ha bisogno di rinforzi e d i tifosi hanno necessità di sapere chi e come sta lavorando per migliorare la rosa da mettere a disposizione di Sarri. Non serve dichiarare gli obiettivi, ma serve capire in che maniera si sta lavorando e come lo si sta facendo. Servono certezze ad un ambiente che già sta mostrando le criticità ataviche che contraddistinguono la tifoseria biancoceleste. L'auspicio è di non vedere musi lunghi in ritiro, ma tanto amore e carica verso questa squadra che quest'anno è chiamata ad un compito arduo che è quello di confermare e se possibile migliorare quanto di buono fatto da quando è arrivato il Comandante.

EDITORIALE - Cronistoria di una Scudetto: Sono le 18:04 del 14 maggio 2000, la Lazio è campione d'Italia
CALCIOMERCATO LAZIO - Sirene spagnole per Raul Moro - LA SITUAZIONE

Sito di informazione ed approfondimento sulla S.S. Lazio.
Diretto da Franco Capodaglio

Powered by Slyvi