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Arrivano dal Match Program distribuito dalla società biancoceleste sui suoi canali ufficiali le parole di Nicolò Casale in vista della sfida di domani sera tra Lazio e Verona. Un ritorno al passato per l'ex gialloblu che con Tudor sta trovando una continuità di impiego che aveva perso con l'ultimo periodo di Sarri. 

Rammarico oppure orgoglio: cosa ha lasciato la vittoria contro la Juventus?

Entrambe. C'è sicuramente rammarico per il risultato della gara di andata ma anche orgoglio per aver recuperato una partita difficile, pareggiando i gol presi a Torino, prima di subire, in modo anche fortunoso, quello del 2-1. Abbiamo comunque dato una grande risposta, che in questo momento era la cosa più importante. Gli applausi dei tifosi a fine partita, nonostante l'eliminazione, hanno premiato il nostro atteggiamento.

Il destino per un posto in Europa è nelle mani della Lazio, come vanno affrontate le gare che rimangono?

Per noi sono cinque finali, vanno affrontate come fatto martedi contro la Juventus. Dopo una stagione complicata, fatta di alti e bassi, abbiamo la fortuna di poter sistemare la classifica. Ovviamente non dipenderà solo da noi ma cercheremo ugualmente di finire la stagione nel migliore dei modi.

Conosci molto bene il Verona, una squadra che non molla mai...

Sono rimasto legato al Verona, ogni volta che posso guardo le sue partite. A gennaio hanno cambiato molto ma sono una squadra solida e forte fisicamente, come dimostrano i tanti duelli vinti. Per questo servirà essere ancora più compatti e incisivi per vincere la partita.

Tudor e soprattutto tuo figlio Leonardo sono stati nuovo inizio per ripartire dopo alcune difficoltà incontrate in questa stagione?

Ho vissuto dei momenti difficili che fanno parte della carriera di un calciatore, bisogna sempre essere in grado di acquisire gli aspetti positivi per crescere. La nascita di mio figlio e l'arrivo del mister mi hanno dato una carica in più: Tudor ha capito il periodo che ho passato e mi è stato vicino. Ce la sto mettendo tutta per tornare ai livelli dell'anno scorso.

Una stagione fa tu, Romagnoli e Patric, ora c'è stata la crescita di Gila. Il vostro si può definire come uno dei quartetti difensivi più completi?

Abbiamo fatto bene in molte partite. Su Mario non ho mai avuto dubbi, è uno dei calciatori più completi in squadra e lo sta dimostrando. Ovviamente i 21 clean sheet dello scorso campionato sono arrivati anche grazie al lavoro di tutti, siamo dei buoni difensori ma si può fare ancora meglio. 

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