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 Dalle pagine del portale transalpino Ouest France è tornato a parlare l'ex centrocampista della Lazio Ousmane Dabo che ha ripercorso alcuni dei passaggi più significativi della sua esperienza in maglia biancoceleste. 

Indossare la maglia della Lazio

Alla Lazio ho giocato più di 150 partite, ho vinto due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. È stata un’esperienza eccezionale. Nel 2009 ho tirato il rigore decisivo nella finale di Coppa contro la Sampdoria. Ad oggi ho un legame speciale con i tifosi della Lazio, mi parlano sempre di quella finale: si giocava a Roma, tre quarti dello stadio erano vestiti con i colori biancazzurri. È un ricordo indelebile. Non ho mai provato emozioni simili. 

Derby

Il derby romano è uno dei più difficili al mondo. Roma è impressionante. Quando ho firmato per la Lazio, mi hanno detto: “Devi vincere il derby per essere amato”. Qualcuno dice anche che la posta in palio penalizza entrambe le squadre. Si concentrano troppo su questa partita. A volte ci si dimentica anche del campionato. Se perdi con la Roma, la tua stagione può essere rovinata. Ricordo quello del 6 gennaio 2005, in cui vincemmo 3-1. La Roma era favorita, nessuno ci dava per vincenti. Anche il 3-2 del 2008 è indimenticabile: Behrami segnò il gol della vittoria. Di derby ne ho giocati una decina, mi venivano i brividi quando le due curve si incontravano.

Il mio aneddoto preferito? 

Ricordo le signore anziane della Roma. Quando passavamo in autobus, si mettevano sui loro balconi, ci facevano il dito medio e noi ridevamo. Questo è il folklore italiano. Più ci si affeziona al club, più si viene coinvolti nel gioco. Nel corso del tempo sono riuscito a farcela. Sono arrivato lì a 26 anni, quindi ho iniziato a mettere da parte la pressione.

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