Lazio - Torino, Baroni: "Andiamo a giocare contro una squadra forte con giocatori forti e sull'esonero vi dico che..." - VIDEO

Alla vigilia della sfida contro la Lazio ha parlato in conferenza stampa il tecnico del Torino Marco Baroni che ha presentato la sfida contro i biancocelesti.
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Buongiorno mister Baroni, come sono stati gli ultimi giorni? C’è stata la visita del presidente Cairo…
«Buongiorno. Abbiamo lavorato duro…siamo dispiaciuti per il risultato arrivato dopo una buona prestazione di squadra. Abbiamo preso due gol su palle inattive, così come il calcio di rigore arrivato da punizione. Dobbiamo fare di più, ci abbiamo lavorato. Poi il Presidente Cairo è il nostro primo punto di riferimento e lo ringrazio per la vicinanza»
Baroni, negli ultimi giorni si è tornato a parlare di una panchina che scotta. Le danno fastidio queste voci?
«Guarda l’anno scorso sono cambiati il novanta% degli allenatori rispetto all’anno prima, quest’anno il sessanta. Un riferimento come Jürgen Klopp in ventiquattro anni ha cambiato solo due squadre. Bene, questo non potrebbe avvenire in Italia perché c’è un sistema diverso. Io sono concentrato solo sul lavoro e sul Toro»
Come si affronta una partita di domani come quella contro la Lazio?
«Guarda…ti posso dare tre ingredienti: lavoro, determinazione e convinzione. Questo si può trovare durante la settimana e poi va rapportato all’interno della partita. Perché serve quello, serve l’impegno»
Cosa vuol dire a livello personale tornare in casa della Lazio?
«Ogni partita si gioca per fare risultato, un risultato importante. Sono consapevole di andare a giocare contro una squadra forte con giocatori dei giocatori molto forti»
Mister Baroni, ci fa chiarezza sulla situazione Ilic? E’ convocato?
«E’ convocato. Non c’era niente da chiarire, io non devo chiarire. E’ chiaro che è un percorso che stiamo facendo insieme, perchè io credo nelle sue qualità e proprio perchè credo abbia delle qualità importanti mi aspetto molto da lui anche in allenamento. Quando non lo vedo è normale che io adotti delle strategie, ma che sono però solo in una direzione: far capire la strada che dobbiamo fare. E anche per il singolo giocatore l’apporto che deve dare»
Si aspettava un inizio così difficile?
«Io sapevo dall’inizio… vi porto un piccolo esempio. Un giocatore come Asllani, un giocatore importante per noi, ha giocato quattro partite consecutive ed erano tre anni che non lo faceva. E’ così posso aggiungere Ngonge, Simeone, Zapata. C’è un percorso che stiamo facendo – oltre le difficoltà della partita – con i giocatori e io vedo delle grandi possibilità di crescita, sia individuale che come squadra. Ed è lì che vedo delle sfide»
Mister Baroni, Zapata come sta vivendo questo rientro?
«Su Duvan…posso solo portare la testimonianza di un giocatore che è pienamente centrato nella squadra. Conosce ancora i margini di miglioramento e solo con questa consapevolezza si può ridurre quel gap. Dal punto di vista umano e professionale c’è solo vicinanza al gruppo e la voglia sua di quello che può dare a questa squadra»