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È il giorno di un nuovo appuntamento della Lazio con i bambini nelle scuole. Continua l'iniziativa della società biancoceleste all’interno degli istituti di Roma e provincia con il coinvolgimento dei rappresentanti delle squadre maschili e femminili e di Olympia. Gli atleti tratteranno, come sottolinea il comunicato del club, "sulla tematica del bullismo e cyberbullismo allargato anche alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, diffondendo ed incrementando i principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta, che educhi gli adulti del domani, a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni". L'evento di oggi si è tenuto alle 10 presso l'Istituto High School Marymount di via Livorno 91.

Presente questa mattina il difensore biancoceleste Alessio Romagnoli e la calciatrice della Lazio Women Angela Orlando che hanno risposto alle domande dei bambini dell'istituto scolastico.

ROMAGNOLI: "Non ho mai ricevuto commenti negativi quando ero piccolo. Anzi, quando mi sono affacciato alla prima squadra della Roma mi hanno sempre aiutato. Mai visto giocatori bullizzati? No, mai successo. Noi non siamo così, cerchiamo di essere una famiglia, vuol dire essere sinceri e amici, non devono esistere questi episodi. Io non ho vissuto fortunatamente l’epoca dei social quando ero ragazzo, spesso noi calciatori siamo esposti ai commenti maligni. Non ci ho mai fatto caso, poi quando si va si oltre con le critiche, si tira in ballo anche la famiglia, è sempre sbagliato. A me non è mai interessato dei leoni da tastiera. Qualcun altro invece può rimanerci male, può arrivare l’ansia o la pressione. Se i tifosi hanno condizionato mai una prestazione? No, anzi, quando mi fischiano un po’ mi piace e mi dà una carica di più". 

ORLANDO: "Anche a me caricano i fischi". Poi sul calcio femminile: "È la stessa cosa di quello maschile, le persone pensano chissà cosa succeda nello spogliatoio e nel calcio femminile, ciò che si dice nello spogliatoio rimane lì e non esce. Se una critica è costruttiva la accetto. Altrimenti lascio andare e penso a me stessa, non posso e non devo farmi condizionare da una persona".

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