Lazio, Gregucci: "E' un maniaco del lavoro e questo contesto può essere a lui più adeguato. Obiettivi? Vi dico che..."

Dalle frequenze di RadioSei arrivano le parole di Angelo Gregucci che ha parlato del nuovo corso legato a Maurizio Sarri.
Sarri è un amico. Siamo partiti insieme, ma lui è stato più bravo di me. Parte 4-2-3-1, poi a Empoli cambia, passa a due punte fino a definirsi a Napoli col 4-3-3. Lui non cambia i principi, ma può cambiare le idee. Nell’ultima esperienza di Sarri alla Lazio, c’era un discorso anagrafico discordante. Tanti giocatori arrivati a fine percorso, mentre a Sarri piace costruire, crescere. Forse sotto questo punto di vista il contesto attuale può essere adeguato. Lui è un maniaco del lavoro sul campo, un maniaco. Se Sarri crede in una cosa, in un giocatore e ha del tempo, i risultati arrivano.
Provstgaard?
Sarri con l’addestramento lo può migliorare, magari ho qualche dubbio in più su Gigot, ad oggi. Sarri quando ti allena ti “sfonda”, nel senso che – specialmente per la difesa – i movimenti della linea devono essere automatizzati. Se vede i requisiti minimi di un difensore, può darti quel valore aggiunto in allenamento. La settimana pulita, senza coppe, in tal senso può essere un grande assist per il lavoro sul campo.
Obiettivo?
L’Europa però, deve essere un obiettivo da raggiungere. A me dispiace molto che la Lazio sia fuori dalle competizioni UEFA la prossima stagione. Ne faccio anche una mera questione di opportunità, perché diventa un palcoscenico importante anche per far crescere i giovani, per fargli avere quello spazio che serve. Una partita Europea, non per forza al Bernabeu, ti da qualcosa in più.