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Il protagonista di questa puntata della trasmissione Dazn Heroes è stato Sergej Milinkovic Savic che ha concesso una lunga intervista a Pierluigi Pardo con la quale ha toccato diversi temi riguardanti la Lazio, il rapporto con Sarri, con la città di Roma ed i tifosi della Lazio.

SARRI

“Abbiamo battuto tutte le grandi quest’anno, ma anche prima facevamo fatica con le “piccole”. Non c’è una spiegazione, ma so che non è normale, perché se vedi che puoi vincere con le grandi sai che devi farlo anche con le piccole. Questa è una bella stagione, non è ancora finita, speriamo di finirla dove vogliamo dal primo giorno. Daremo tutto per arrivarci. Mi diverto perché abbiamo sempre palla noi. Con Sarri è il secondo anno: nel primo abbiamo avuto qualche difficoltà ma ora ci siamo abituati, abbiamo iniziato a divertirci. Sarri ci fa correre molto, ma se non corri non puoi giocare questo sport. Corri per prenderla, ma dobbiamo tenerla un po’ di più. Sarri non è uno da tanti complimenti, ma ci siamo abituati. Ovviamente è contento ma non lo dice mai, perché magari pensa che poi ci rilassiamo. Dopo le partite c’è sempre la riunione, quando vinciamo ci attendiamo che dica qualcosa di bello. Contro la Juve ho fatto gol e per me il fallo su Alex Sandro non c’era. 

LE PARTITE PIU' BELLE DELLA STAGIONE

"Contro l’Atalanta a ottobre abbiamo fatto una bella partita. Non me l’aspettavo, perché con loro non sai mai cosa aspettarti. Quella sfida fu tanta roba, l’abbiamo preparata bene, abbiamo levato il terzo, quarto tocco. Il mister vuole questo da noi, vuole più movimento. Lazio - Milan d’andata? Era il momento migliore per “beccarli”. Loro stavano vivendo quel periodo brutto, noi abbiamo meritato. Io punto sempre sugli assist, così faccio due persone felici. Preferisco darla a qualcun altro, le persone mi dicono di tirare, ma io preferisco passarla a qualcuno. Napoli - Lazio fu la mia prima vittoria al Maradona dopo 8 anni. Non mi ricordo molto della figura di Maradona, ero piccolo, ma l’ho visto su Youtube, in tv e in quello stadio ti alza l’adrenalina. Lì abbiamo spesso perso e perso in modo brutto".

DERBY

"Il derby è diverso da tutte le altre partite. Rappresenti un popolo intero, sai che non puoi sbagliare perché ogni cosa si ricorda di certe sfide. Rimane la partita più importante. Giocarlo in casa o fuori non cambia molto. All’ultima stracittadina eravamo un uomo in più e alla fine abbiamo fatto gol, portando a casa due derby in un anno". 

RAPPORTO CON VANJA

"Avere un fratello nella porta avversaria mi fa strano. Non mi piace, gli voglio bene, vuole tanti clean sheet ed è dura. La mia famiglia non vede l’ora che ci sia Lazio-Torino, io non vedo l’ora che finisca". 

ROMA CITTA'

"A Roma si sta bene. Sto qui da 8 anni, mi godo ogni giorno qui. Ultimamente non giro molto in città, ho visto tutto. Il Colosseo l’ho visto tante volte. Non mi piace la cacio e pepe, ma mi piacciono la Carbonara e l’Amatriciana. Con la mia gente ho un bellissimo rapporto. Sono 8 anni che siamo insieme, io sono contento quando loro sono contenti. Mi aiutano anche nei momenti difficili, loro c’erano sempre. Posso solo dirgli grazie".

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