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E' passato più di un anno da quel 7 aprile del 2022 quando all'Aspmyra Stadion di Bodo la Roma di Josè Mourinho perdeva per 2-1 la gara d'andata dei quarti di finale di Conference League. Al termine della gara ci fu una violenta lite tra il tecnico dei norvegesi Knutsen ed il preparatore dei portieri della Roma Nuno Santos. A distanza di tempo però è voluto tornare sulla vicenda proprio Kjetil Knutsen che ha raccontato ai microfoni di TV2 la sua ricostruzione dei fatti.

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"E' cominciato tutto appena sonno arrivato in campo. Ricordo che c'era un uomo in piedi nel tunnel che porta al terreno di gioco che mi urlava contro. Era Nuno Santos ed ho capito che il suo obiettivo era quello di di disturbarmi durante tutta la partita". Esordisce così il tecnico norvegese che ha ancora il rammarico di esser caduto in quello che a suo modo di vedere è stato un vero e proprio tranello. "In campo Nuno Santos si è assicurato il posto più vicino alla mia panchina e mi ha disturbato costantemente. Gli ho detto di stare zitto, ma alla fine era diventato un lavoro ingrato tanto che ha continuato a creare disordini anche con il quarto uomo ed il rappresentante della Uefa, senza che ciò comportasse nulla. E' stato un atteggiamento che non ho mai visto prima in campo. A fine partita mi sono diretto verso Mourinho per salutarlo, mentre sono passato dritto quando ho incrociato Nuno Santos". Tutte cose che di solito finiscono in campo, ma non in questo caso. "Era venuta a vedermi la mia famiglia e quindi avevo voglia di passare una bella serata con loro dopo aver finito la conferenza stampa. Prima di andare via ho visto due persone nel tunnel ad aspettarmi. Erano Mourinho e Nuno Santos che volevano una spiegazione perché gli avevo detto di stare in silenzio in campo. Gli ho chiesto se avessero ancora dei problemi ed in quel momento Nuno Santos mi ha messo una mano attorno al collo e mi ha spinto verso il muro. Ha provato a colpirmi più volte, ho i suoi segni delle mani sulla faccia. Ho provato a difendermi e Nuno Santos è caduto. Si è rialzato però ed ha continuato ad aggredirmi in maniera selvaggia. Sono arrivati anche 15 persone della Roma e tutta la squadra mentre lui si fingeva vittima. Quando poi ho visto la faccia di Mourinho ho capito che era tutto fatto in maniera intenzionale ed era stato pianificato da lui".

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