header logo

LE PAGELLE DI LAZIO - JUVENTUS:

Provedel: 7,5 Miracoloso sul colpo di testa ravvicinato di Bremer che poi porta al pareggio della Juventus. Nella ripresa i bianconeri non tirano quasi mai ma lui si fa trovare pronto sui palloni alti che da sempre sono un problema per la Lazio.

Marusic: 7,5 Vince il duello balcanico con Kostic che non arriva quasi mai al cross in maniera pericolosa. Piuttosto intraprendente nella prima ora di gioco quando la Lazio fa la partita. Soffre nel finale quando entra Chiesa ma tiene botta fino alla fine.

Casale: 8 Che sia Vlahovic o Milik non fa differenza, i centravanti della Juventus non la beccano mai ed il merito è il suo. Ottimo nel finale quando c'è da legnare sui palloni sporchi.

Romagnoli: 8,5 Leader difensivo se ce n'è uno in Italia. Gioca a testa alta e sempre in anticipo sulle linee di passaggio. Bravo a interpretare la gara in entrambe le situazioni di punteggio. Nel finale sbroglia un paio di situazioni complicate con delle letture da giocatore di altissimo livello.

Hysaj: 8 Di Maria è un cliente complicatissimo che lo mette alla frusta, ma lui lo riesce a contenere per quello che si può. Bravo anche in fase offensiva dove da sempre uno sbocco alle percussioni di Zaccagni e Luis Alberto.

Cataldi: 7,5 Prima ora sontuosa in cui la Lazio attacca e la Juventus aspetta un suo errore che però non arriva. Cuce gioco con grande facilità e sembra tornato quello della prima parte di stagione.

Vecino (dal 69'): 7 Entra quando c'è da legnare e lottare. E' il suo clima e non si tira indietro mai.

Milinkovic: 8,5 Un gol di prepotenza fisica che mette in evidenza le doti da tuffatore di Alex Sandro. Il contorno però è quello di una gara da miglior centrocampista d'Italia. Il gol di Monza lo ha sbloccato e adesso gioca leggero e la differenza si vede.

Luis Alberto: 9 Un visionario. Vede un calcio che noi umani facciamo fatica a capire, ma per lui è tutto naturale. Gara magistrale in entrambe le fasi di gioco, ma quello che emerge è un giocatore motivato e centrato verso l'obiettivo.

Felipe Anderson: 7,5 gara di sacrificio sulla corsia di destra dove spesso deve accorciare su Di Maria. Non demorde qualche offensiva e da un suo guizzo nasce il gol partita che fa accendere lo Stadio. Bene anche da centravanti dove oscura per quel che può le corsie centrali in fase difensiva.

Immobile: 7 Torna titolare e gioca una gara a fare a sportellate con una difesa fisica e con gli spazi stretti al lumicino. Appena può scalda le mani al portiere della Juventus che risponde presente. Da un suo movimento nasce lo spazio che libera Zaccagni.

Pedro (dal 63'): 7,5 Entra per sgonfiare il pallone e nei minuti finali è una mano santa per la squadra perchè non perde mai il pallone anche in mezzo alle maglie bianconere.

Zaccagni: 9 Sta crescendo in maniera esponenziale e solo la "giornata negativa" di Di Bello non gli permette di guadagnare un rosso ai danni di Cuadrado che non lo vede mai per tutta la gara. Segna il gol fotocopia del Derby, ma si sta imponendo con continuità ad altissimi livelli.

Basic (dal 84'): Sv C'è la lottare e lo fa senza infamia e senza lode.

Sarri: 9 Uno scienziato del calcio. Ha disegnato in 18 mesi una squadra a sua immagine e somiglianza plasmando l'animo e la mente dei giocatori. Gli mancava la vittoria sulla sua bestia nera Allegri ed è arrivata anche quella.

25 aprile, 14 anni da Roma- Sampdoria: un viaggio verso la liberazione
Lazio - Juventus, nei Distinti Sud Ovest la dedica a Sarri: "La Lazialità ti invade, Maurizio uno di noi" - FOTO