Lecce – Lazio, le pagelle: Lazzari e Basic da horror
LE PAGELLE DI LECCE – LAZIO
Provedel: 5 Due deviazioni su tiri di Di Francesco che vengono respinte in mezzo all’area e da una di queste arriva il gol del pareggio di Strefezza. Anche sul secondo gol il pallone attraversa tutta la linea dell’area di porta senza che lui riesca a capire cosa fare.
Lazzari: 4,5 Primo tempo in cui sembra pimpante e con la gamba delle giornate giuste. Basta il cambio di Banda con Di Francesco per metterlo in difficoltà su ogni pallone che passa dalle sue parti. I gol poi nascono entrambi dal suo lato e non è un caso.
Casale: 6 Si traveste da trequartista quando trova il pertugio giusto per imbeccare Immobile dopo 14′ minuti. Assist al bacio che lo galvanizza anche nello svolgimento della fase difensiva dove non sbaglia un intervento. Anche nei momenti di difficoltà della ripresa sembra essere l’unico in grado di reggere l’impatto fisico della gara.
Romagnoli: 5,5 Quasi mai in affanno si perde Colombo in occasione del gol vittoria. Manca anche in fase di costruzione soprattutto nella ripesa quando non riesce a gestire il pressing dei salentini.
Marusic: 5 Mai pericoloso sulla fascia viene lentamente messo alla frusta da Gendrey che praticamente nel secondo tempo fa l’ala. Perde anche la capacità di aggredire fisicamente gli avversari che era il suo forte.
Cataldi: 6 Primo tempo magistrale in cui detta i tempi di gioco e del pressing in maniera perfetta. Nella ripresa rimane praticamente solo a combattere quando Milinkovic e Basic si spengono praticamente da subito.
Marcos Antonio (dal 79′): 5 Gioca pochi minuti e si capisce il perché non gioca di più.
Milinkovic: 5 Ha chiaramente una condizione fisica molto precaria e lo si vede nelle piccole cose. Riesce con la sua classe a limitare i danni. Cala drasticamente dal primo minuto della ripresa e viene sostituito con colpevole ritardo.
Vecino (dal 60′): 5 Anche lui ha poca gamba e si vede che non può fare di più. Manca però anche quella fare di mestiere che poteva farlo rendere di più.
Basic: 4,5 Svagato, precario nelle giocate e mentalmente sempre timoroso. Dopo una stagione e mezzo sta dimostrando limiti che sembrano insuperabili. Ha il difetto di sbagliare in un paio di occasioni il colpo del 2-0 che avrebbe potuto cambiare le sorti della gara.
Luka Romero (dal 85′): sv Pochi minuti in cui fa più che altro confusione.
Pedro: 5,5 Gioca a sorpresa dal primo minuto e si mette in moto in un paio di occasioni in cui manca la fase di rifinitura. Apre alcuni varchi a Lazzari che li sfrutta a metà. Nella ripresa si eclissa come il resto della squadra.
Felipe Anderson (dal 60′): 5,5 Entra nella fase in cui la squadra soffre di più e non riesce a ribaltare l’inerzia della gara. È uno dei pochi che ci prova fino alla fine senza grande anni.
Immobile: 7,5 Ricomincia da dove aveva finito, ovvero segnando. Gli bastano 14′ minuti per tornare sul tabellino dei marcatori con un movimento dei suoi a tagliare tutta la difesa salentina battendo sul tempo Umtiti e Baschirotto.
Zaccagni: 6 Primo tempo in cui mette in difficoltà Gendrey in diverse occasioni, senza riuscire a fare la giocata decisiva. Uno dei pochi ha provarci nella ripresa fino a quando lo assiste la gamba.
Cancellieri (dal 79′): sv Pochi minuti senza palloni che possono essere giocati.
Sarri: 4,5 Mette in campo una squadra che nel primo tempo sembra perfetta, ma che nella ripresa non ha né capo né coda. La tenuta fisica di molti giocatori è disastrosa ed i cambi sono tutti ad inseguire senza mai cambiare spartito.