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Roma – Lazio, le pagelle: Romagnoli muro invalicabile, Cataldi gladiatore, Felipe Anderson immenso

LE PAGELLE DI ROMA – LAZIO

Provedel: Sv Il tiro di Zaniolo deviato sulla traversa è l’unico pericolo che la squadra concede il 100′ minuti di partita. Per il resto facili interventi e qualche uscita sporadica, ma il suo derby è abbastanza soporifero.

Lazzari: 6 Commette un’ingenuità quando si fa ammonire a metà tempo per un intervento fuori tempo. Gioca da li in poi con il freno a mano tirato affondando poco e cercando di essere più guardingo. Quando la Roma comincia a giocare palla in aria più che palla a terra viene sostituito per evitare guai.

Hysaj (dal 67′): 6,5 Entra con grande vigore e da quella parte viene messo in difficoltà da un paio di svarioni di Cancellieri. Tiene botta e nel finale non ci pensa su due volte a sparare la palla in tribuna.

Casale: 7,5 Cannibalizza Abraham che gravità spesso dalla sua parte. L’inglese non la becca mai e ogni volta che prova a girarsi trova l’ex Verona a tagliargli la strada. Nel finale complicato per il modo di giocare confusionario dei giallorossi non tradisce emozioni e si erge a baluardo insormontabile.

Romagnoli: 8 Gioca il suo primo derby con la maglia “giusta” e lo fa da protagonista assoluto. Nessuna sbavatura con Abraham e Zaniolo che vengono disinnescati ogni qual volta provano ad avventurarsi in area di rigore. Immenso sui palloni alti sui quali la Roma è maestra, ma stavolta trova nel tifoso biancoceleste un muro invalicabile.

Marusic: 7 Gara di grande sostanza in cui prima se la deve vedere con Karsdorp e Zaniolo che provano a cercare gloria dalla sua parte. Nessuno dei due trova fortuna, qualche difficoltà in più quando dalla sua parte si sposta Zalewski. Rimane concentrato e nel finale è gladiatorio quando con le ultime energie va a contendere ogni pallone.

Cataldi: 8 Come Romagnoli anche lui gioca un derby da protagonista assoluto. Sbaglia il primo pallone, ma non si scompone e nonostante si giochi un calcio non congeniale alle sue caratteristiche fisiche si mette l’elmetto e comincia a battagliare su tutti i palloni uscendo spesso vincitore. Nel finale mantiene la lucidità soprattutto nei palloni sporchi fuori area che riesce a pulire in un paio di occasioni. Gladiatore.

Vecino: 6,5 Gara da uruguagio con tanta grinta e tanta intensità che pareggia quella dei pari ruolo giallorossi. Prova a colmare quello spazio che si trova tra gli attaccanti ed i centrocampisti senza grandi fortune, ma il suo dinamismo impedisce alla Roma di guadagnare campo in maniera rapida.

Luis Alberto: 6,5 Gara di sofferenza del Mago che gioca una gara di grande sacrificio con la Roma che spesso prova a pressare alto ed una Lazio troppo arrendevole in alcuni momenti. Nel primo tempo riesce qualche volta a far valere la sua qualità cucendo qualche trama interessante. Nella ripresa corre come un matto per difendere la sua porzione di campo ed esce per un problema fisico.

Basic (dal 70′): 6 Entra per fare la guerra e ci riesce anche se in qualche contrasto ci va troppo leggero. Utile su qualche calcio piazzato, ma deve crescere a livello di personalità.

Pedro: 7,5 E’ sua la giocata che decide la partita. Illude Ibanez con una finta in non possesso palla e quando il brasiliano è sicuro gli uccella il pallone che serve a Felipe Anderson per il gol partita. Prova un paio di sortite delle sue palla al piede che per un’inerzia manca proprio sul più bello. Subisce un brutto colpo al limite dell’area giallorossa, che Orsato non premia. Le conseguenze lo portano ad uscire dal campo stremato, ma il suo lo ha fatto abbondantemente.

Cancellieri (dal 67′): 6 Da una sua sgroppata nasce l’unica occasione nella ripresa della Lazio. Qualche buon intervento difensivo anche condito da un paio di amnesie da cui nascono un paio di ripartenze pericolose.

Felipe Anderson: 8 Lui per militanza è da considerarsi alla stregua di Romagnoli e Cataldi e non è un caso che gioca una gara pazzesca. Lotta su ogni pallone e va a contendere a Smalling anche dei rinvii su cui non ha una sola possibilità. Segna il gol partita sfruttando l’assist di Pedro e quando c’è da fare legna torna fino al limite dell’area di rigore per dare una mano ai compagni. Immenso.

Zaccagni: 7 Gioca un derby adrenalinico dove se la vede in un paio di occasioni anche contro Zaniolo. Fa ammonire dopo una manciata di minuti Mancini che viene graziato da Orsato in un altro paio di occasioni. Nella ripresa patisce un pò di stanchezza è cala d’intensità, ma in difesa non fa mancare il suo apporto.

Luka Romero (dal 82′): 6,5 Entra con una cattiveria da far spavento. Lotta su ogni palla e guadagna un fallo laterale fondamentale per far passare altro tempo.

Sarri: 8 Chi non dice che non sia un motivatore dovrebbe vedere questa partita. Snatura il suo gioco per le assenze pesantissime della squadra ed al termine di un ciclo terribile riesce a tirare fuori dal gruppo una prestazione di carattere. La squadra lo segue ed anche a malincuore riesce a vincere una partita sporca, brutta e di cattiveria come quelle che spesso riescono agli avversari cittadini. Tatticamente c’è da dire che imbriglia lo Special One che è costretto a giocare alla viva il parroco con lancioni sconclusionati. Bene anche nella gestione dei calci piazzati che stavolta non creano pericoli se non in una sola occasione.