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Roma-Lazio, Cataldi: “Mi sono messo a piangere alla fine. Erano due giorni che non dormivo”

Al termine del match è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel anche il Capitano di questa sera, Danilo Cataldi. Queste le sue parole. “E’ stata la partita più facile per me, è da anti professionista ma io dopo la Salernitana che Sergej è stato qualificato non ho pensato a niente altro se non a questa. E’ una cosa brutta ma questa partita era importante”.

OLANDA

Dopo l’Olanda non sono riuscito a dormire, due giorni e mezzo in cui mi alzavo presto mangiavo poco non sono riuscito a dormire, faccio questa partita da quando ho 12 anni, è stata una cosa difficile e bella. Se dovessi rivivere il pre? Mai, è stato complicato. Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra che gioca aggressiva, sporca, come i tanti falli su Zaccagni. Sapevamo fosse difficile e che si potesse decidere in un episodio. Abbiamo vinto partite in cui abbiamo dominato e questa l’abbiamo vinta con la voglia, da derby. Abbiamo vinto da derby, è stato bellissimo.

ESULTANZA

Nell’esultanza? Mi sono messo a piangere appena è finta la partita. Non ho mai vissuto un pre partita così, è stato molto stressante per me. Mi arrivavano messaggi da tifosi, per me è stata una responsabilità grossa, spero di averli fatti contenti e fargli vedere che i sogni possono realizzarsi. La squadra non l’ho vista nervosa, lo ero io, la squadra era tranquilla, tutti sanno poi che vuol dire questa partita. Si sente l’aria da quando parti da Formello. Ero parecchio nervoso e l’ho esternato, mi prendevano in giro i compagni perché non dormivo dicendomi che non stavo bene”.