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Lazio – Salernitana, le pagelle: Vecino orrori sotto porta, Milinkovic vittima del sicario

LE PAGELLE DI LAZIO – SALERNITANA

Provedel: 5 Colpevole sul gol del pareggio di Candreva quando si fa pescare troppo fuori dalla linea di porta su un pallone non così pericoloso. Rimane anche lui raggelato dal pareggio tanto che poi anche sul terzo gol compie un’altra leggerezza quando lascia passare un gross teso dove sarebbe dovuto arrivare.

Lazzari: 5 Gara opaca in cui non riesce mai a cambiare il passo per mettere in difficoltà lo schieramento di Nicola. Tante piccole imprecisioni anche dal punto di vista difensivo ed un finale di gara dove sembra molto giù fisicamente.

Casale: 6 Lotta con Piatek e Bonazzoli senza concedere loro molto spazio. E’ incolpevole sui gol e sembra uno dei più pimpanti a livello atletico tanto che nel finale è uno dei pochi a tenere in piedi la baracca.

Romagnoli:5,5 Lui e Marusic si dividono le colpe sul gol di Candreva a cui viene concesso troppo spazio e nel complesso sembra un pò spento tanto che Piatek alcune volte riesce a pulire dei palloni che di solito sono il suo pane. Perde tranquillità con il passare dei minuti e commette tanti piccoli errori che non aveva mai fatto fino ad ora.

Marusic: 5 Entra nel marasma del secondo tempo in cui la squadra si scompone e lui è uno dei primi. Si perde Candreva e Dia in occasione del primo e del terzo gol e manca altre chiusure nonostante in avanti sembra essere più pimpante di Lazzari.

Hysaj (dal 86′): sv Pochi minuti che servono più ad evitare guai peggiori a Marusic.

Cataldi: 5,5 Buon primo tempo in cui sbaglia poco anche se la squadra sembra avere poco ritmo. Nella ripresa cerca di cucire gioco, ma la squadra si scompone e lui non riesce più a tenere corti i reparti.

Basic (dal 80′): sv Ormai la frittata e fatta e gioca minuti di una partita che non c’è.

Vecino: 4 I suoi due orrori sotto porta mettono la pietra tombale su una gara che sembra essere maledetto. Tanto cuore ed una gamba invidiabile, ma vanifica tutto quando deve concretizzare il buon lavoro fatto in mezzo al campo.

Luis Alberto: 6 Indovina il tracciante che libera Zaccagni per la rete del vantaggio con un’intuizione geniale frutto della sua classe. L’unico lampo di una gara in cui è abbastanza in ombra ed in cui perde un pò di brillantezza dopo un’ora di gioco Sarri lo toglie perchè visibilmente in difficoltà.

Milinkovic (dal 63′): 5 Cade nella trappola che il sicario Manganiello gli cala e si disunisce perchè intuisce l’ingiusta sanzione che lo costringerà a saltare il derby. Sbaglia anche il pallone da cui nasce il terzo gol della Salernitana, ma sembra che dopo il giallo abbia smesso di giocare la sua gara che è durata poco meno di 10 minuti.

Pedro: 5 Tanti errori ed un solo lampo dove è sfortunato perchè il palo gli nega la gioia del gol. Sbaglia passaggi facili e scelte soprattutto in zone del campo dove certi errori di solito non li concede. Cala anche a livello fisico come tanti dei suoi compagni.

Cancellieri (dal 80): sv Entra con troppa cattiveria e rischia grosso con due entrataccie.

Felipe Anderson: 5,5 Poco brillante come molti compagni ha la lucidità di non eccedere in errori banali e leziosità. Soffre la gabbia che Nicola gli costruisce attorno con giocatori molto fisici che gli concedono poco anche in profondità.

Zaccagni: 6,5 L’uomo più in forma della squadra gioca una gara a tutto gas segnando un gol, sfiorando il bis in un paio di occasioni. Mette in difficoltà Mazzocchi che spesso è costretto ad usare le maniere forti e soprattutto quando la squadra sembra andata di testa lui rimane uno dei pochi a farla funzionare.

Sarri: 5 La scelta di tenere fuori Milinkovic dall’inizio non paga tanto che è costretto a farlo entrare in una situazione di difficoltà ed è vittima come lo scorso anno del sicario Manganiello. La squadra sembra però essere scarica dal punto di vista fisico e mentale anche se nel complesso crea le opportunità per chiudere la partita.