Sampdoria-Lazio, la conferenza di Sarri: “Noi leziosi, sono arrabbiato. Regalo di mercato? Da bambino non credevo nemmeno a Babbo Natale…”
Finisce pari al Marassi: sul finire del secondo tempo la Samp trova il pareggio con Gabbiadini. La Lazio costruisce ma non concretizza per il raddoppio e questo le costa i tre punti. Alla fine del match il tecnico biancoceleste è intervenuto per rispondere alle domande dei cronisti in conferenza stampa. Queste le sue parole.
PARTITA
“Negli ultimi minuti non è successo niente, non eravamo in difficoltà. Quando la palla era consolidata a livello di possesso ci dovevamo aprire. E’ stata una grande partita, ha creato tanto. Ha avuto 6,7 situazioni per chiuderla, e poi è stata leziosa”.
CASALE
“Sta bene ed ha delle grandissime qualità, ha due motivi per aver bisogno di tempo: è introverso. Viene inoltre da una squadra che gioca diversamente. Sarà una pedina importante per il futuro della Lazio”.
NERVOSISIMO
“La cosa che mi dava fastidio è il calcio. La squadra mi è sembrata anche troppo sicura, ho paura che abbia voluto risparmiare energia per il Napoli. Io esco confortato nonostante il risultato”.
CONTINUITA’
“A livello di mentalità la squadra c’era. Se si parla di alcuni particolari si, ci mancava cattiveria. L’anno scorso a volte non eravamo nemmeno presenti mentalmente”.
FELIPE ANDERSON
“Romagnoli ha avuto una sensazione di crampo al flessore. Felipe ha un taglio, gli abbiamo messo 5 punti. Speriamo se possa recuperare in tre giorni”.
DELUSIONE
“Il risultato lo meritava, il pareggio lo ha preso al 93′. E’ giusto che la squadra esca con una bella incavatura. Ero notevolmente arrabbiato anche io alla fine della partita”.
MERCATO
“Inventiamo qualche gioco di società. Anche da bambino non credevo nemmeno a Babbo Natale. Son contento dei ragazzi che ho, l’unica cosa che manca è il difensore esterno di piede sinistro. A volte trovi squadre chiuse e costruire da dietro uno così ti serve. La preoccupazione è far crescere i ragazzi che abbiamo”.
PRESUNZIONE
“Quando sei povero da giovane e diventi ricco, poi guardi anche quelli più ricchi di te e poi ti girano i coglioni. Così mi sento io. Capita anche che giochi male e porti via tre punti. In questo momento della stagione la prestazione conta di più”.