EDITORIALE – Difesa più compatta e concentrata: sensazioni in cerca di certezze
Da Torino la Lazio oltre ad un punto si riporta con un se delle sensazioni più che delle certezze che però sono in controtendenza con la scorsa stagione. Se saranno dei miglioramenti o meno lo stabilirà solo il tempo, ma in queste due gare se c’è un aspetto tattico che è andato per il meglio è la tenuta difensiva. Al netto della follia di Maximiano in due gare la Lazio ha subito solamente 4 tiri nello specchio della porta (Bologna 3, Torino 1). Dato assolutamente confortante rispetto a quello che la scorsa stagione era stato il vero tallone d’Achille della squadra che subiva troppe reti. Sia contro il Bologna che contro il Torino la prestazione del pacchetto difensivo è sembrata di assoluto livello. Alessio Romagnoli si è preso le chiavi della difesa e la sta dirigendo con grande attenzione. Presto per fare paragoni con il suo predecessore Francesco Acerbi, ma la sensazione è che l’ex capitano del Milan dia maggiori garanzie sui palloni alti e riesca ad essere più propenso a difendere correndo in avanti come piace a Sarri. Al suo fianco Patric sta dimostrando di meritare la fiducia della società che gli ha rinnovato il contratto e del tecnico che lo ha fortemente voluto. Il periodo di apprendistato di Lazzari della scorsa stagione è servito a consegnare alla Lazio un terzino completo. L’ex Spal sembra migliorato nella fase difensiva e nelle letture di alcune situazioni soprattutto quando gli avversari provano a metterla sulla fisicità. Dall’altra parte Marusic sta confermando di aver assimilato lo spostamento di fascia anche se manifesta le sue difficoltà a svolgere una fase offensiva con continuità. A livello difensivo però sta mostrando le sue doti che sia fisicamente che adesso anche tatticamente gli hanno permesso di evitare alcuni svarioni che nella passata stagione lo avevano contraddistinto.
Di certo due giornate non sono un banco di prova indicativo, ma la sensazione è quella di una squadra che sta modificando pelle lavorando sulle sue debolezze che hanno contraddistinto la scorsa stagione. Anche dal punto di vista della concentrazione l’atteggiamento sembra essere migliorato perchè sia contro il Bologna che contro il Torino in situazioni di sofferenza sia tatticamente che emotivamente non ci sono state disattenzioni o svarioni. La squadra si è mossa compatta a difesa dell’area di rigore. La prova del 9 però arriva presto e già venerdì contro l’Inter la squadra sarà messa di fronte ad un banco di prova molto importante che ci farà capire se queste sensazioni possono diventare piccole certezze.