Lazio, Sarri su Mourinho: “Mi sta simpatico, ma lui è partito dal Barcellona ed investe sulla qualità dei giocatori…”
Non ha peli sulla lingua Maurizio Sarri e nella sua intervista al Corriere dello Sport non poteva mancare una domanda sul rivale cittadino. Il dualismo tra il Comandante e Josè Mouriho è nato subito qui nella Capitale. Due filosofie opposte, due modi antitetici di concepire il calcio e la comunicazione.
“A me Mourinho sta anche simpatico. Le differenze dipendono in prevalenza dal punto di partenza, dalle origini. Io sono cresciuto tra i Dilettanti, gente di un altro livello, dove per vincere dovevo incidere tanto, e in modo feroce, per compensare i limiti dei singoli. Mourinho è partito dal Barcellona e ha investito molto sulla qualità dei giocatori. Tra Stia e Barcellona c’è un bel cazzo di differenza… E poi io sono toscano di monte. Come Luciano Spalletti”.
Insomma Sarri rivendica e difende quella che è una carriera che è nata dal basso e che lo ha portato ad allenare alcuni dei club più importanti d’Europa solo grazie al frutto del suo lavoro sul campo. Non ha mai chiesto campioni Maurizio Sarri, non ha mai puntato i piedi per questo o quell’altro giocatore. A lui interessa l’etica del lavoro e quello che riesce a costruire sul campo con le sue forze piuttosto che gestire il materiale tecnico che un top club può permettersi di dare a qualsiasi allenatore.