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Lazio, la conferenza di Vecino: “Ho ancora fame di calcio. Sarri…” – VIDEO

Oggi il primo a presentarsi in sala stampa è stato Matias Vecino.

Ecco le sue parole: “L’impatto molto buono, posso dire che è stato bello. Ho parlato col mister,  lui mi conosce bene ormai sa quali sono le mie caratteristiche. Vengo a dare una mano, mi metto a disposizione e poi sarà lui a scegliere”.

Nel destino la Lazio

“Se sono qua evidentemente è il destino che voleva così. Si era già parlato in passato di una possibilità di venire, poi non c’è stato modo. Adesso sono contento. I compagni del centrocampo sono fortissimi e lo dimostrano da anni qui nel nostro campionato. Li ho affrontati parecchie volte quindi so bene in che squadra sono arrivato, sono pronto a dare il mio contributo. Ognuno di noi ha caratteristiche diverse ed è la cosa che conta

Sarri

“È la stessa persona di prima. Anche il modo di parlare, di spiegare le cose, mi sembra di essere tornato ai tempi dell’Empoli. Penso che sia un vantaggio conoscere il loro modo di lavorare”.

Gli obiettivi?

Il mio obiettivo è quello di sentirmi utile e importante, le ultime due stagioni sono state difficili per me per diversi motivi e quindi ho tanta voglia e tanta fame. So che questo è l’ambiente ideale per me con un allenatore che mi stima e mi conosce, e penso che la Champions sia alla portata. Abbiamo tutte le carte in regola per fare grandi cose”

Esperienza internazionale?

L’esperienza in nazionale è importante. Ho avuto la possibilità di giocare il mondiale, in Coppa America che sono partite con tanta tensione perchè hai sulle spalle un paese come il mio in cui c’è grande tradizione per il calcio e sicuramente ti dà qualcosa in più. Tra poco ci sarà anche il Mondiale e penso che ogni partita aggiunga qualcosa al bagaglio”

La Lazio è una squadra bella ma non troppo cattiva?

Penso di essere in una buona condizione. Penso che ognuno vada a mettere a disposizione le proprie caratteristiche, se sono qua è perchè avevano bisogno di un calciatore con le mie caratteristiche. Darò una mano e metterò in campo me stesso.”