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Atalanta, quella volta che Gasperini interruppe un test antidoping

Era il 7 febbraio 2021 quando la NADO Italia bussò alle porte di Zingonia, il quartier generale dell’Atalanta per effettuare un controllo antidoping a sorpresa. In quell’occasione il tecnico orobico Giampiero Gasperini non fu così irreprensibile tanto da interrompere i controlli inveendo contro gli ispettori. Questo portò al deferimento del tecnico dell’Atalanta per aver “insultato un ispettore durante un controllo a sorpresa e inveito contro l’intero sistema antidoping, interrompendo un test su un calciatore della sua squadra e obbligando lo stesso giocatore ad andare ad allenarsi”. Il Processo sportivo termino con una multa per l’allenatore ed una nota di biasimo che però fece sorgere più di qualche dubbio sulla suscettibilità di Gasperini che non avrebbe gradito che il suo calciatore Goesens dovesse sospendere l’allenamento per sostenere il test antidoping. “C’è una sentenza equa e giusta, spero che sia finita” commentò Gasperini quella volta. Parole che però tornano di attualità e fanno salire ancor di più qualche dubbio sulla condotta del tecnico piemontese. La positività riscontrata dalla NADO Italia in un nuovo test a sorpresa nei confronti del difensore nerazzurro Palomino testimoniano come quel comportamento che era sembrato sospetto solo ai dietrologi non è passato inosservato da chi deve vigilare su una cosa così seria. Al momento bocche cucite a Bergamo fino almeno alle controanalisi, dopo le quali si potrà avere un quadro più completo della situazione.

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