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Lazio, Mauri: “A Firenze mai semplice. Cataldi grande uomo, Milinkovic pedina fondamentale”

Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Stefano Mauri. Queste le sue parole.

MERCATO –  “Il mercato invernale ha portato tanti cambiamenti. Di solito nella finestra di riparazione si muovono pochi soldi, quest’anno invece anche gli esborsi sono stati notevoli. Non aver giocato durante la sosta può anche essere stato un bene, così i calciatori non sono stati troppo frastornati da ciò che accadeva fuori dal campo. Partita a Firenze? Giocare al Franchi non è mai semplice, sono sempre partite tirate. Anche sugli spalti si sono vissute belle battaglie ma alla fine abbiamo spesso e volentieri portato a casa il risultato”.

CATALDI E MILINKOVIC – “Prima di tutto è un grande uomo ed una persona straordinaria. Sarri gli sta dando grandi opportunità e lui se le sta meritando. Milinkovic era giovanissimo quando era arrivato in Italia, è cresciuto tantissimo, ormai è una pedina fondamentale per il gioco di Sarri, è un centrocampista completo, all’occorrenza con i suoi inserimenti sa essere letale anche in zona gol”.

RADU, PATRIC E FELIPE ANDERSON – “Stefan era stato preso per essere utilizzato da centrale difensivo. In Romania giocava in quella zona di campo poi qui lo abbiamo visto più da terzino o da terzo del pacchetto arretrato. Per Patric il percorso è stato diverso, proveniva dal Barcellona, era un terzino destro che però poteva giocare anche a centrocampo, poi nel corso della sua avventura Inzaghi lo ha iniziato ad usare anche da difensore centrale per la qualità che può dare nella fase di costruzione del gioco e anche Sarri sta proseguendo in questa direzione. Se un avversario è più rapido è più utile Patric, Radu invece è perfetto se c’è un attaccante più fisico o statico. Quando questa estate avevo letto che la Lazio stava riprendendo Felipe Anderson ero contento perché era reduce da due annate non positive. Ha ancora voglia di dimostrare nuovamente il suo valore, è vero che ha un rendimento altalenante ma ultimamente è più vispo, come ad inizio stagione. Lo conosciamo bene, va un po’ a fasi alterne ma quando è in giornata sa essere letale”.