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ESCLUSIVA – Alberto Di Chiara: “Sarri scommessa non facile… Per sabato la contestazione dei tifosi può essere uno stimolo”

Ai microfoni di NoiBiancocelesti.com è intervenuto Alberto Di Chiara, ex calciatore che ha indossato le maglie di Roma, Reggiana, Lecce, Parma, Fiorentina e Perugia. In carriera ha collezionato ben 328 presenze in Serie A mettendo a segno 18 gol ed 1 assist. Il terzino sinistro può vantare nel suo palmares 5 trofei: 2 Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea ed una Coppa Uefa.

Lei ha disputato molte stagioni in Serie A, ha qualche ricordo particolare legato ai match disputati contro la Lazio?

“Con la Lazio è sempre stata una partita di cartello, ho avuto la fortuna di fare gol da terzino contro la Lazio quando giocavo con il Parma di Scala. Era una partita sentita tra due squadre molto forti, che con Tanzi e Cragnotti che erano all’apice del calcio italiano e non solo. Ricordo in particolare una vittoria in casa perché venivamo da un momento di crisi. All’Olimpico è sempre stata una gara difficile, credo di non aver mai vinto contro i biancocelesti”.


Passando all’attualità: il calciomercato invernale è terminato da pochi giorni, qual è il suo giudizio sulle operazioni fatte da Lazio e Fiorentina?

“La Fiorentina è stata senza dubbio più in auge, la cessione di Vlahovic come operazione prettamente aziendale è perfetta. La società era costretta a venderlo per non rischiare di perderlo a zero. In entrata ha acquistato tre calciatori importanti, due punte ed un’ala, ha rinforzato e rinnovato il reparto offensivo. La Lazio ha fatto poco movimento, ha ingaggiato l’omonimo Cabral e sabato ci sarà la sfida tra i due”.

Alberto Di Chiara con il Lecce


Riguardo al match che andrà in scena sabato chi vede come favorita?

“Quella di sabato è una sfida importante, è una gara difficile da analizzare. Soprattutto nel campionato attuale diventa difficile fare pronostici, le cose cambiano di giornata in giornata. Le certezze sono solo le prime 3/4 in classifica. Vedremo come reagirà la Viola dopo l’addio di Vlahovic e come la Lazio affronterà la contestazione dei tifosi, questa può essere uno stimolo per far bene. Entrambe le società sono al centro delle polemiche, dalle squadre ci si aspetta una reazione, visto lo stile di gioco dei due tecnici direi che potrebbe finire in parità con tanti gol”.


Da ex calciatore viola, cosa ne pensa della Fiorentina di Italiano e quale può essere l’obiettivo dei toscani?

La Fiorentina credo possa raggiungere l’obiettivo europeo, cosa per niente scontata ad inizio stagione. Ad Italiano è stato chiesto di migliorare la squadra e non ci voleva molto, ma lui ha dato la mentalità giusta ai calciatori. Ora bisogna vedere come reagirà dopo la partenza di Vlahovic. Togliere il serbo è come togliere i 30 gol di Cristiano Ronaldo alla Juventus, il tecnico dovrà mandare in gol anche altri giocatori, vedremo Cabral e Piatek cosa combineranno”.


Passando alla Lazio, cosa ne pensa del lavoro fatto da Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste?

“Quella di Sarri è una scommessa non facile, sostituire Inzaghi è complicato. Lo stile di gioco, la tattica e la mentalità dei due tecnici sono differenti. Sono entrambi molto bravi, Inzaghi è più vicino alle mie idee, Sarri è più radicale si adatta poco alla squadra. Per me l’allenatore ideale deve sfruttare al meglio le caratteristiche dei calciatori che ha disposizione. Per ora il tecnico è entrato nel gruppo in maniera alterna, senza trovare continuità. La Lazio, a differenza della Fiorentina, può contare ancora sul suo bomber Immobile e sul centrocampo che è un grande punto di forza. Il grande punto interrogativo resta la difesa, va registrata per non mettere a rischio la qualificazione alle coppe europee“.


Negli anni ’90 lei ha conquistato tre trofei continentali con il Parma, la Lazio oggi è ancora in corsa in Europa League: dove pensa possano arrivare i capitolini?


“In Italia abbiamo perso l’abitudine europea, negli anni ’90 dominavamo in Europa e nel Mondo. Il livello delle squadre e la tecnica individuale erano superiori, per dare un’idea noi con il Parma abbiamo vinto 2 finali su 3 contro altre italiane, Milan in Supercoppa e Juventus in Coppa Uefa. Nell’ultimo periodo non ci siamo più affacciati in finale, tranne Conte con l’Inter, la Lazio attuale ha le qualità per arrivare fino in fondo. Con il Porto sarà una partita importante e difficile, deve gestirla nella giusta maniera. Per andare avanti serve migliorare la difesa, per vincere è quella la differenza”.

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