Calciomercato Lazio: il solito deja vu, si spera nel colpo di coda ma i dubbi sono tanti
Siamo di nuovo qua a rivivere il deja vu degli ultimi mercati invernali passati a sperare che nelle ultime 24 ore qualcosa si muova in entrata. Al momento la Lazio è ferma al palo nella casella acquisti, mentre in quella delle cessioni ha messo a segno un filotto incredibile. Rossi, Jony, Adekanye, Escalante, Durmisi, Vavro, Lukaku ed infine Muriqi hanno lasciato Formello per recarsi altrove.
Le casse della Lazio respirano con un risparmio vicino ai 10 milioni, ma i tifosi vivono con ansia nella speranza che non si concretizzi un nulla di fatto in entrata che sarebbe dannoso per l’ambiente. Quello che però potrebbe esserci in gioco va oltre questa stagione. Il rapporto tra società e tecnico sarà lo stesso dopo questa sessione di mercato? A Sarri è legato a doppio filo un progetto ambizioso che però deve passare prima da una rivoluzione tecnica più che tattica. Sarri ha parlato di giocatori funzionali e non ha mai criticato fino ad oggi le scelte societarie sul mercato. Anzi c’è stata sempre una parola di apprezzamento per la società e per i dirigenti.
A poche ore dal gong finale di questa sessione di calciomercato siamo però qui a sperare che la Lazio riesca a prendere un Miranchuk dall’Atalanta o un Casale dal Verona. Nomi di certo che non ti fanno fare i salti di gioia, ma che vorrebbero dire un piccolo passo in avanti sulla fattibilità del progetto Sarri. Vada per l’anno di transizione, ma che questa non si trasformi in transumanza. Sarri qualche tempo fà diceva “Secondo me bisogna mettersi seduti per programmare due o tre sessioni di mercato, non mettersi alla finestra per trovare singole occasioni. Così facendo, in 2-3 finestre costruisci una squadra seria”. Parole che ai tifosi sono suonate come una richiesta d’aiuto, me che al momento non sono state colte in questo senso dalla società. E’ paradossale come la frase “se non esce qualcuno non può entrare nessuno” sia in questo momento totalmente disattesa. Ne sono usciti ben 8 di cui 4 hanno fatto parte della lista dei giocatori utilizzabili in serie A. La Lazio al momento non ha esuberi da cedere, ma al tempo stesso si ritrova a gestire un parco attaccanti con il solo Immobile centravanti, un pacchetto difensivo in cui dietro ai titolarti Acerbi e Luiz Felipe vede Patric e Radu come uniche alternative. Siamo qui a sperare che due calciatori funzionali e non dei campioni possano lasciare la loro squadra all’ultimo giorno di mercato.
Siamo qui in pratica a sperare in un colpo di coda, ma i dubbi sono tanti e la paure ancora di più dei dubbi. Il tutto perchè sembra il solito amaro, evitabile ed ingiusto deja vu.