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Inter-Lazio, la conferenza di Sarri: “Sarebbe meglio restare fuori dalle Coppe Europee. L’obiettivo finale…”

Il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha parlato anche in conferenza stampa. Queste le parole del tecnico della Lazio: “Abbiamo giocato contro una squadra molto forte come dicono i numeri e la rosa a disposizione. Però in campo non sembravano così forti e questo è un nostro merito. C’erano gli estremi per poterla pareggiare. Secondo me abbiamo fatto una buona partita, anche belli aggressivi e solidi. Siamo stati in partita fino al 94esimo e secondo me c’erano gli estremi per piterla pareggiare. Quello di oggi lo ritengo un altro passo in avanti”.

‘Lobiettivo è cercare l’equilibro tra qualità e solidità? “Come obiettivo avrei in mente sempre quello di giocare i giocatori più tecnici. Quello è il mio obiettivo finale. A volte ci sono riuscito e a volte no. Quando si incappa in tre gol presi in casa, come responsabile ho l’obbligo di fare qualcosa. Si va molto per tentativi però l’obiettivo mio sarebbe quello di far giocare i giocatori più forti”.

L’obiettivo Champions è ancora possibile? “Non lo so. Non penso che era un obiettivo predeterminato. Con la società non ho mai parlato di questo obiettivo. Abbiamo sempre parlato di una ricostruzione, di un ringiovanimento e di un progressivo cambiamento di una rosa che è una tra le più anziane del campionato. Abbiamo questa necessità. Poi è chiaro che ci piacerebbe fare risultati in corso d’opera. L’obiettivo primario è quello. Se le prestazioni sono come quella di stasera per qualche posto in Europa ci possiamo inserire, non so se per la Champions. A me farebbe più comodo starne fuori perché avrei più tempo di plasmare una squadra, ma capisco che sarebbe importante per la società”.

Cosa vuole vedere nella sua Lazio? “Stiamo crescendo dal punto di vista di quello che sto facendo io. A tratti lo facciamo e a tratti no. Questo può far parte della normalità. Con l’Empoli abbiamo fatto una partita di grandissima qualità perché abbiamo giocato un bel calcio e ci abbiamo messo qualche minuto di follia sotto 2-0 all’ottavo minuto. Stasera siamo stati più squadra, più solidi, più aggressivi e con un pizzico di qualità in meno. L’obiettivo mio sarebbe giocate un calcio frizzante rimanendo solidi allo stesso tempo. So che non è così banale perché solitamente i giocatori di grandi caratteristiche tecniche hanno difetti sotto altri punti di vista. L’obiettivo finale è quello di creare una squadra capace di giocare un calcio di qualità ma anche bella, solida e applicata”.

La Lazio non riesce a cambiare l’inerzia della gara? “Il secondo tempo contro l’Empoli il predominio territoriale è stato 92% per noi, contro l’8% loro. L’inerzia si era completamente ribaltata. È finita con 25 tiri, 12 nello specchio e 14 palle gol a 3. È una partita in cui si deve recriminare sui primi sette minuti. Per il resto non si può recriminare su niente. Oggi sono contento perché abbiamo giocato contro una squadra forte e a tratti in campo non avevo la sensazione che l’Inter fosse così forte. Questo penso che sia merito nostro, perché l’Inter è forte”.

Difficoltà nell’uno contro uno con le squadre fisiche? “Lo soffriamo con tutti, non solo contro le squadre fisiche. Siamo ultimi nella classifica uno contro uno difensivo in tutte le zone del campo. Sono situazioni che per caratteristiche soffriamo”.

Sarri a Lazio Style Radio

PARTITA – «Nel primo tempo l’Inter ci ha costretto a difendere bassi. Nella ripresa abbiamo osato molto di più. Abbiamo concesso poco a una squadra forte, dimostrando solidità e compattezza. Mi è piaciuto l’atteggiamento anche dopo il 2-1, dopo abbiamo cercato il pari».

CONDIZIONE FISICA – «Io non  ho mai avuto dubbi sulla nostra condizione fisica. Di solito viene meno l’energia nervosa e mentale. Questo è quello che ti mette in difficoltà. La sensazione sotto il punto di vista della condizione è comunque sempre stata buona, quindi anche oggi».

RADU – «Stefan ora sta bene. Nell’ultimo mese mi ha dato sensazioni diverse. Per noi lui è molto utile».

SOLUZIONI – «Non so se in alcune partite possa servire un po’ di fisicità. Comunque non penso se mi ricordo alla squadra che avevo a Napoli. E poi non mi pare che abbiamo deficit sotto quel punto di vista, avendo giocatori come Basic, Milinkovic e Marusic»