Lazio-Marsiglia, Sarri in conferenza: “Mi preoccupa Milik e tutto l’OM. E su Zaccagni…”
Da poco terminata la consueta conferenza stampa di Maurizio Sarri. Questa volta, in occasione della vigilia di Lazio-Marsiglia, match valevole per la 3a giornata di Europa League. Oltre al tema principale della sfida europea di domani, l’allenatore biancoceleste ha voluto trattare odiernamente anche altri argomenti, queste le sue parole rilasciate in quel di Formello:
Ci saranno tanti cambi? Milik la preoccupa?
“Ci preoccupa, con il calendario attuale l’Europa League è quasi infattibile. Il giovedì sera non potendo giocare più il lunedì, diventa difficile. Vediamo come stanno i ragazzi, problema relativa, abbiamo giocato sabato, sarà più che altro per la prossima. Mi preoccupa Milik e tutto l’OM, squadra che ha gamba, tecnica, gioca un calcio difficile da affrontare. Una partita di grande livello e impegnativa, per noi è importante, con le nuove regole questa gara assume grande importanza”.
La Lazio ha tre partite in 6 giorni. Immobile può giocarle tutte?
“Quando si parla di Ciro sono quei giocatori che hanno un’importanza talmente elevata nel gruppo che è difficile pensare a una gestione preordinata. Fondamentale e per le sorti. Vediamo di volta in volta le reazioni del ragazzo, mi sembra che stia abbastanza bene, ma ci sono 7 partite. Ora mi sembra che possa andare avanti, poi vediamo in avanti cosa accadrà”.
Decisioni giudice sportivo di ieri? Sul poco riposo della Lazio?
“Un discorso che investe 7 squadre, queste 7 saranno costrette per 17 partite con meno di 72 ore. Una media di 2,5 per squadra, peccato che noi saremo a 6 e una a 0. Vedo che la Lega Calcio è molto disponibile nei miei confronti, mi risponde sempre a differenza di ciò che fa ad altri. Non pensiamo male e a strategie contro di noi, pensiamo che ci sia stata leggerezza nel calendario. 4 a 2 uno lo può accettare, 6 a 0 diventa difficile. Ho visto che Dal Pino ha parlato di Premier, io non entrerei in questo discorso, gli ricordo che i dirigenti hanno portato oltre 5 miliardi euro, in Italia meno di un quinto. In Premier hanno consentito alle squadre di fare rose di un altro livello. Col Chelsea cambiavo pure 10 partite tra campionato ed Europa, mi sembra un confronto non proponibile in questo momento per la Serie A. Lascerei perdere quello che succede in Premier, è un altro pianeta, come paragonate Nba e basket italiano. Sono rimasto al dito minaccioso, ho detto “non mi devi prendere per il culo” e sono stato squalificato con il Milan. Ho visto mani addosso, mani a terra, si parla di uno sputo che non ho visto e quindi non prendo in considerazione. Penso che il mio dito a questo punto sia estremamente pericoloso”.
Luiz Felipe? Bologna caso isolato?
“No perché bisogna dare dimostrazione di continuità, non di reazione. Abbiamo reagito, bel passo in avanti, siamo stati bravi in una situazione delicata. Poi però ci vuole la continuità, non possiamo fare 20 partite di fila come l’Inter, abbiamo dati incredibili. Abbiamo un giocatore sopra i 3mila metri di velocità e non mi era mai successo, a parte Kante. Non può essere ripetuta per 20 volte una gara così, ma dobbiamo mantenere certe prerogative. Hanno fatto qualcosa di meglio in difesa, dobbiamo migliorare certe cose, sia lui che Acerbi, sono quelli che finora hanno giocato di più, gli viene chiesto di essere più comunicativi. Quando uno non ha bene in mano una materia diventa difficile assumerne il comando. Abbiamo cercato di dare continuità a loro due perché giusto puntare sui meccanismi, ma abbiamo altri giocatori pronti. Con una migliore comunicazione possiamo rivolvere il problema”.
Tutte queste polemiche, perché allena la Lazio?
“Non lo so, siamo stati sfortunati, è triste pensare a una cosa così. In Premier gli arbitri erano inferiori, i nostri sono belli, muscolosi, palestrati, corrono, ma l’atteggiamento è diverso. Il rapporto in Premier è più confidenziale, in Inghilterra non siparla tanto dell’arbitro, qui ci sono tante polemiche, le colpe saranno anche nostre che non mettiamo in condizione”.
Come sta Zaccagni?
“Zaccagni non ha bisogno di rilanciarsi, ha fatto uno spezzone di partita, ha avuto la febbre appena rientrato, quindi ha avuto un rallentamento. Sta facendo bene, deve ritrovare il 100% della condizione. Se devo essere sincero, ha giocato pochi minuti ma ha fatto un grande ingresso contro l’Inter. Ha aiutato con qualche punizione guadagnata e in fase difensiva”.
Lazio adatta per caratteristiche all’Europa League?
“Questa è una manifestazione difficile, prima i gironi erano semplici, ora lo sono meno, le squadre che rendevano più agevoli sono finiti in Conference, più difficile anche per quello che è diventato il regolamento, è una manifestazione estremamente complessa, più di prima. Crea difficoltà in campionato enormi, ora siamo in ballo e vogliamo rimanere in ballo, quella di domani è una gara importante, domani ci può aprire dei percorsi o ce li può rendere difficili”.