Lega Calcio – DAZN, pericolo contenzioso per i diritti tv
Non sembrano placarsi e polemiche che ruotano attorno a DAZN ed ai diritti tv del calcio di Serie A. Il nodo non sarebbero i disservizi che sono avvenuti in queste prime giornate del campionato, bensì la spartizione dei diritti televisivi tra le singole società di calcio. In base alla Legge Melandri, infatti. l’8 % degli 840 milioni che DAZN e Tim pagheranno per i diritti della serie A dovrebbero essere divisi in base ai dati di ascolto delle singole squadre. Il dati utilizzati negli anni passati sono quelli Auditel, mentre ad oggi DAZN si affida a Nielesen. Come riporta Milano Finanza Genoa, Sampdoria e Sassuolo sarebbero sul piede di guerra e con la Lega Calcio per stabilire quale sia la società attraverso la quale attingere questi dati. Non è escluso che in questo caso la Lega Calcio possa affidare il compito di certificare i dati d’ascolto ad una società terza per togliersi da questo impasse.
Altra situazione che la Lega Calcio sta monitorando riguarda un bonus da 150 milioni che DAZN e Tim dovrebbero pagare al raggiungimento di una determinata soglia di abbonamenti. Al momento la cifra sembra abbastanza lontana visto che DAZN ha comunicato di aver raggiunto quasi un milione di abbonati cui si aggiungono i 500 mila di TIMVISION. Una situazione in continuo divenire che testimonia nuovamente come l’assegnazione di questi diritti tv sia stata svolta in maniera troppo superficiale e senza i necessari controlli preventivi da parte della Lega Calcio.