Lega Calcio, Dal Pino contro Sarri: “Non ci piace la maleducazione”
In occasione della presentazione del certo Var a Lissone è intervenuto il Presdidente della Lega Calcio Paolo Dal Pino che ha trattato diversi argomenti dai calendari, diritti tv e var.
POLEMICA CALENDARI
Al numero uno di via Rosellini non sono andate giù le dichiarazioni del tecnico biancoceleste Maurizio Sarri che nel post gara di Bologna. “Siamo l’unica squadra in Europa che ha giocato 61 ore dopo la partita di Europa League, dobbiamo fare una guerra in Lega perché non succeda più. Questo comunque non è un alibi, purtroppo bisogna essere pronti, invece non lo siamo stati”.
Non si è lasciata attendere nemmeno 24 ore la risposta di Dal Pino“Sarri ha detto guerra alla Lega, ma non penso abbia detto queste cose quando in Premier giocava con meno di 60 ore di distanza, e qui ne aveva 61. Noi siamo abituati alle pressioni, non ci piace la maleducazione”.
DIRITI TV E DAZN
Non sono mancate, inoltre, le polemiche sui diritti tv e sui problemi riscontri finora per vedere le partite
“Su Dazn siamo intransigenti: devono essere trasmesse le partite senza problematiche e basta. Devono adeguarsi”.
VAR
Tanta soddisfazione trapelava per la realizzazione di questo avveniristico centro var.
In questo centro non ci saranno solo Var e produzione, giovedì faremo qui la prima assemblea. Credo sia un grandissimo lavoro messo in piedi seguendo una visione di lungo periodo che ci mette più avanti rispetto alle altre leghe europee. Una Var Room così in Europa non ce l’ha nessuno e nessuno degli altri campionati ha un centro di produzione integrato come il nostro. Credo sia giusto celebrare questo primo tassello di un progetto che spero si trasformi di qualcosa di concreto e operativo per le nostre squadre che hanno bisogno di avere una visione di sistema forte”.
PUBBLICO NEGLI STADI
La chiosa fina sul pubblico negli stadi e la possibilità che la capienza aumenti a breve al 100%.
“Stadi al 100% della capienza? Me lo auspico. Il Cts ha dato il via per il 75%, ma per noi esiste solo il 100%. Se si tratta di un breve periodo d’accordo, ma nel resto d’Europa tutti hanno gli stadi al 100%. Non so per quanto tempo le nostre squadre debbano ancora soffrire la differenza di trattamento rispetto alle altre in Europa”.